Visualizzazioni totali

lunedì 15 agosto 2011

LA MANOVRA

Dedicherò i prossimi post alla manovra sulla quale cercherò di esprimere un giudizio di insieme dopo aver analizzato i singoli provvedimenti. Faccio soltanto una premessa citando due dichiarazioni del Presidente del Consiglio e del ministro dell'economia. Il primo ha dichiarato " sanguino ma era necessario, il secondo "é stata una crisi imprevedibile".
Io mi chiedo se questi signori abbiano un minimo senso del pudore oppure no. Dover commentare provvedimenti che incidono sulla vita di sessanta milioni di italiani presi da due personaggi di tal fatta, credetemi, scoraggia al solo pensarci.
Tremonti é stato ministro dell'economia per tutto il decennio, tranne la breve parentesi di Padoa Schioppa, e non si era accorto di niente; il secondo sanguina, poverino, perchè lui le avrebbe ridotte le tasse ma c'è quel cattivo del ministro dell'economia che invece lo costringe a prendere provvedimenti che lui non avrebbe mai presi. Ormai l'ha capito, il premier: la colpa é tutta di Tremonti, anche l'Umberto é d'accordo. Bisogna pensare a sostituirlo. E' vero che non é facile trovare qualcuno di spessore che accetti l'incarico in questo momento, non certo Mario Monti, ma qualcuno lo si trova, magari Brunetta, come ho avuto già modo di scrivere.
E faccio una ulteriore premessa. Io sono fermamente convinto che nè questa nè altre manovre servano ad alcunchè se non si affrontano e sciolgono i due nodi fondamentali della gestione della cosa pubblica e del bilancio delllo Stato. Dal lato delle entrate una lotta senza quartiere all'evasione fiscale (rammento al riguardo che si calcola in 120 miliardi l'anno l'ammontare di imposte evaso) e dal lato delle uscite una lotta senza quartiere a corruzione e a sprechi (nel solo settore della sanità, che impegna risorse per circa 100 miliardi di euro l'anno, penso che il costo della corruzione non sia inferiore ai 20 miliardi)
In sintesi la questione morale, a mio avviso, resta centrale per il futuro del Paese. L'ho già scritto in passato, é la chiave di lettura del mio libro " Sulla crisi e dintorni che ho pubblicato in Gennaio, e dovrebbe essere il perno di ogni azione di governo.
Fatte queste premesse andrò a commentare i singoli provvedimenti ma questo primo post finisce qui come post introduttivo. Giungono già notizie che ci sono resistenze e molta maretta all'interno della maggioranza per cui la manovra corre il rischio di essere stravolta. Perchè ancora la nostra cosiddetta classe politica non ha ancora capito bene a che punto siamo.

Nessun commento:

Posta un commento