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martedì 9 agosto 2011

LA CRISI, LA MANOVRA, L'ITALIA

A partire da questo post dedicherò la maggior parte dei miei interventi - finchè durerà l'emergenza - alla crisi, alle misure per fronteggiarla, alla situazione del nostro Paese.
Il mondo brucia, lo vediamo tutti. In un pianeta globalizzato e che vive tutto nello stesso tempo reale, le informazioni raggiungono tutti contemporaneamente e .l'effetto domino è immediato.Sarebbe tuttavia un errore fare di ogni erba un fascio - come si suol dire - e mettere tutti sullo stesso piano come sta facendo maldestramente la stampa di regime in questo momento per nascondere o almeno attenuare le rsponsabilità di governo del duo Berlusconi/Tremonti. Responsabilità che rendono unica la nostra crisi in un contesto internazionale in subbuglio.
La crisi dicevo. Sono andato a rileggermi  la prefazione del mio libro "Sulla crisi e dintorni" che ho pubblicato in gennaio. Ne riporto tre passaggi:
1) E' una crisi di riposizionamento - scrivevo - dell'economia del nostro Paese nel panorama internazionale dalla quale l'Italia uscirà ridimensionata e lascerà il suo posto in prima fascia tra le economie del mondo a paesi ben più dinamici come Cina, India, Corea, Brasile
2) Ritengo - dicevo - che i conti dello stato non siano per nulla in sicurezza e che è prevedibile un attacco della speculazione internazionale contro il nostro debito sovrano nei prossimi mesi
3) in sintesi - concludevo - rimango fortemente pessimista anche perchè ritengo la questione morale centrale per il futuro del nostro Paese; non mi pare invece che sia tra le prioorità delle forze politiche presenti in parlamento
Sono questi i tre punti fermi del mio ragionamento e alla luce di essi mi riprometto di sviluppare nel corso delle prossime settimane delle considerazioni che sottoporrò alla vostra valutazione.
Nel frattempo, sarà un caso, non sarà un caso, ho ripescato stamane un vecchio triplo cd di Battiato nel quale è presente un pezzo che si intitola "Povera patria" e di cui riporto i primi versi: Povera patria,  schiacciata dagli abusi del potere, di gente infame che non sa cosa é il pudore,  si credono potenti e gli va bene, quello che fanno e tutto gli appartiene Tra i governanti , quanti perfetti e inutili buffoni, questo Paese devastato dal dolore..................... non cambierà, non cambierà, forse cambierà...............nel fango affonda lo stivale dei maiali.......................me ne vergogno un poco e mi fa male......non cambierà, non cambierà, sì che cambierà, vedrai che cambierà..............
Con l'ottimismo del cuore e della volontà dobbiamo credere che ne usciremo anche se la primavera tarda ad arfrivare.
Anche perchè  accanto a quello di cui ho appena parlato ce ne è un altro, bellissimo: " La stagione dell'amore viene e va, la stagione dell'amore viene e va, i desideri non invecchiano, quasi mai, con l'età..............ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore............la stagione dell'amore tornerà, con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà.............................
E' sulle note di quet'ultimo pezzo che vi auguro buona giornata. Ne avremo di materiale da commentare. Intanto le borse asiatiche hanno chiuso con le ennesime pesanti perdite.
Un altro giro di giostra, direbbe Tiziano Terzani.

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