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lunedì 19 settembre 2011

AVATAR - IO E DIO - VITO MANCUSO

Questa settimana ho fatto, tra le altre, due cose.
- ho rivisto, credo per la quarta volta, AVATAR, il bellissimo film - a mio avviso - di James Cameron
- ho comperato l'ultimo libro di  Vito Mancuso, Io e Dio, edizioni Garzanti. Perchè sottolineo Edizioni Garzanti; perchè in passato Mancuso pubblicava su Mondadori. Quando si aprì il dibattito se gli autori che connotavano il loro pensiero di un forte richiamo all'etica potessero ancora pubblicare da Mondadori dopo che quest'ultima aveva potuto godere di un un forte  vantaggio fiscale per effetto di uno dei tanti provvedimenti "ad personam" o "ad aziendam"del governo Berlusconi, Mancuso fu il primo a porsi il problema morale e ne trasse le dovute conseguenze, come Don Gallo ed altri. Cosa che non fece, ad esempio, Augias e di questo mi rammaricai perchè ho avuto sempre in massima stima Augias. Ci fu uno scambio di mail tra me e lui. Io gli feci presente che non poteva continuare a pubblicare su Mondadori, lui mi rispose che ci stava pensando e che avrebbe comunicato le sue decisioni nel convegno di Mantova che si sarebbe tenuto di lì a pochi giorni; a Mantova disse sostanzialmente che avrebbe continuato con Mondadori e io gli risposi che la mia stima nei suoi confronti aveva subito un vero e proprio tracollo. Una delusione perchè io ho sempre visto Augias come il classico intellettuale portatore di valori di coerenza morale, di tolleranza, di laicità che me lo facevano molto apprezzare. Ci feci anche due post sull'argomento, post che datati 24 Agosto e 3 Settembre 2010.
Perchè trovo legami tra Avatar e Vito Mancuso. Non è facile da spiegare. ci proverò.
A me sembra che Mancuso stia cercando di percorrere un sentiero stretto che non lo faccia uscire dalla comunità ecclesiale e che, nel contempo, si proponga di ragionare sui Novissimi alla luce dell'evoluzione del pensiero e delle conoscenze che a partire dal 600 hanno "picconato" le certezze sulle quali la chiesa e il suo "magistero"fondavano il loro potere.
Ci vedo molto Spinoza in Mancuso. Deus sive natura.
Condivido pienamente ma non vedo come questo possa conciliarsi con la dottrina della chiesa e con il "Credo" che, a mio avviso, è la stella polare che indica la rotta. non eludibile, ad ogni cattolico. E, infatti, Mancuso viene considerato un teologo "border line" in odore di eresia.
E qui e di qui nasce il parallelo con il popolo dei Na'vi che sul pianeta Pandora resiste agli attacchi della nostra "civiltà" incarnata dallo spirito dei marines yankee che lo hanno invaso.
Popolo completamentre immerso nella natura in un contatto simbiotico che ne fa un popolo sereno e sostanzialmente felice.
La stesura di questi post avrà un percorso completamente diverso dagli altri. In genere scelgo un argomento, scrivo di getto, mi correggo e pubblico.
Stavolta no. Ho comperato il libro di Mancuso alla libreria Boragno ieri domenica. Comincio a leggerlo oggi  lunedì 19 di Settembre dell'anno di grazia 2011 in quel di Busto Arsizio che quelli della lega si ostinano a chiamare "Busti grandi".Mi ripropongo di leggerne 40/50 pagine al giorno ed alla fine di ogni giornata di mettere su carta il mio giudizio e le mie impressioni su quanto letto nel giorno.  Dovrebbero venirne fuori una decina di capitoli o puntate. Vediamo se funziona.-
Per ora quindi pubblico questo post a titolo di "cappello", poi pubblicherò tutti insieme i dieci/dodci capitoli di cui ho appena fatto cenno.

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