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sabato 24 settembre 2011

LA MANOVRA

La manovra, lo sappiamo tutti, è diventata legge dello stato la settimana scorsa dopo l'approvazione da parte della Camera del testo in precedenza approvato dal Senato.
Come vedete sto tardando a commentarla dal mio punto di vista perchè la mia sensazione è che essa sia già ampiamente superata nelle cifre dagli accadimenti di queste ultime settimane per cui sono assolutamente convinto che la manovra, così come è, oltre ad essere non equa, non abbia alcuna possibilità di raggiungere l'obbiettivo per il quale è stata fatta, cioè di arrivare al pareggio di bilancio nel 2013.
Ma andiamo con ordine; prima analizziamola e commentiamola, poi cercherò di dimostrare quanto ho appena affermato.

LA MANOVRA - PUNTI ESSENZIALI

Cominciamo con il dire che la manovra si pone l'obbiettivo di reperire 54 miliardi di euro tra maggiori entrate e minori spese. Come?
a) l'aliquota iva del 20% passa al 21%. La misura è in certo qual modo condivisibile perchè ha effetti immediati sulle entrate e, vista l'emergenza, può essere anche capìta con due riserve:
 - essendo "lineare" penalizza di più i ceti popolari
 - ha già dato lo spunto, a chi i prezzi li fa, per un aumento dei listini anche in misura ben superiore all'1%. Al riguardo ribadisco quanto ho già avuto modo di affermare: essendo la maggior parte dei consumi elastici e comprimibili si deve avere il coraggio, di fronte ad aumeti ingiustificati, di non consumare. Mi spiego; se la tazzina di caffè al bar sale da 90 centesimi ad un euro (+ 12%) non si prende il caffè, tutto qui.
b) tassazione sulle rendite finanziarie unificata al 20% fatta eccezione per i titoli di stato.
Misura che approvo considerato che unifica le due aliquote (27% sui depositi in conto corrente e 12,50% sulle obbligazioni e sui dividendi) che non si capisce perchè erano diverse e perchè ci allinea a quanto applicato negli altri paesi europei. E' una misura che personalmente mi penalizza perchè parte dei miei introiti annuali è costituita da cedole e dividendi, ma è giusto così
c) contributo di solidarietà. Colpisce con un esborso del 3% i redditi superiori ai 300.000 euro annui. Condivisibile in linea di principio ma, in pratica, è una misura teorica visto che l'evasione fiscale si annida soprattutto nelle professioni e nei redditi da impresa. Lo pagheranno solamente pochi dirigenti a reddito fisso e pochi professionisti. Misura specchietto per le allodole.
d) Robin Hood tax: L'addizionale IRES per le società che operano nel settore energetico passa dal 6,5% al 10,5%. Misura fumo negli occhi. Permette di racimolare qualche centinaio di milioni ma non ha una logica.
e) più tasse alle società di comodo: c'è una addizionale del 10,5% ed alcune misure restrittive, Misura di nessuna rilevanza pratica.
f) stretta sulle coop: si alleggeriscono le agevolazioni e gli utili peseranno di più sulla base imponibile. D'accordo anche perchè le cooperative di fatto stanno sul mercato come tutte le altre società
g) bollo del 2% sui trasferimenti di denaro all'estero, con un minimo di tre euro. Norma insulsa e di nessun rilievo pratico. Sono altre le vie attraverso le quali vengono portati fuori i soldi
h) manette agli evasori: non c'è sospensione della pena se sono stati evasi più di 3 milioni e se l'evaso è almeno il 30% del fatturato. Fumo negli occhi, nessuna incidenza pratica
i) partecipazione dei comuni nella lotta all'evasione. Passa dal 50% al 100% la quota che va al comune di quanto recuperato nella lotta all'evasione messa in campo con la collaborazione del comune. Condivisibible perchè sposta più in basso, sul territorio, l'attività di controllo.
l) controllo conti correnti:  l'Agenzia delle entrate è autorizzata a controllare i conti correnti in via preventiva. Condivisibile.
m) dichiarazioni on line; i comuni potranno pubblicare sui loro siti i dati relativi alle dichiarazioni in forma aggregata, per categorie. Non serve a niente. Veramente fumo negli occhi
n) società in perdita: se una società chiude in perdita tre esercizi di seguito è assimilata ad una società di comodo. Misura senza alcuna logica e di nessun rilievo pratico.
o) tracciabilità. scende da 5.000 a 2.500 euro la soglia massima per l'utilizzo di contanti nelle transazioni. Condivisibile ma ben altro dovrebbe essere l'impulso da dare alla lotta all'evasione.
p) tasse locali: vien sloccata a partire dal 2012 la possibilità per comuni e regioni di aumentare le addizionali IRPEF. Qui sono dolori perchè comuni e regioni, ai quali sono state tagliate risorse, porteranno al livello massimo l'addizionale.  Busto Arsizio, che attualmente applica lo 0,4% potrà arrivare allo 0,8% e ci arriverà. Così si mettono le mani nelle tasche degli italiani, al di là della propaganda.
q) Fatture: i professionisti che non emettono fattura rischiano di essere sospesi dagli ordini. Troppo generico e di nessun impatto pratico.
r) recupero condono 2002: è un presa in giro. Si riconosce che a distanza di 9 anni molti di quelli che hanno chiesto il condono non hanno pagato
s) scontrini sulla spiaggia : arriva l'obbligo anche per gli stabilimenti balneari di emettere scontrino. Mi sembra il minimo.
t) tfr statali. ritardato di 24 mesi l'erogazione del tfr agli statali in caso di pensione di anzianità, 6 mesi nel caso di pensione di vecchiaia.
Norma iniqua che crea disparità di trattamento inaccettabil
u)  pensioni donne: viene anticipato al 2014 l'inizzio del timing per arrivare ai 65 anni nel 2026. Anche condivisibile, ma non sono questi i problemi del Paese.
v) feste laiche e patronali: vengono accorpate alla domenica tranne 25 aprile 1 maggio 2 giugno. Condivisibile anche se l'impatto pratico è aleatorio
z) tagli nei ministeri di 6 miliardi nel 2012. Tutto da verificare; io personalmente ho forti dubbi
aa) scuola: le finestre per andare in pensione sono fissate all'inizio dell'anno scolastico dell'anno solare successivo. Norma ingiusta che crea trattamenti diversi per condizioni analoghe
ab) taglio indennità parlamentari; taglio del 10% oltre i 90.000 euro e del 20% oltre i 150.000 riduzione raddoppiata per i parlamentari che hanno altri redditi da attività lavorativa superiori al 15% dell'indennità. Più che condivisibile ma bisogna aver chiaro che le cifre rispaarmiate sono modeste
ac) stipendi parlamentari a livelli europei: condivisibile
ad) rinviato il taglio delle province: bisogna aver chiaro, a mio avviso, che le province vanno abolite tutte.
ae) seguono provvedimenti minori di scarso impatto pratico.
Il mio giudizio complessivo sulla manovra è il seguente.
a) la manovra è iniqua perchè fa pagare il prezzo soprattutto ai ceti popolari e medi che già pagano le imposte
b) non c' è alcuna misura di lotta vera all'evasione
c)  le cifre più rilevanti vengono da aumento delle imposte ( IVA, addizionali regionali e comunali)
d) si è creato un trattamento ingiusto per gli statali
e) non c'è una lotta decisa agli sprechi e alla corruzione nella Pubblica Amministrazione
f) i tagli continuano ad essere lineari.
Ma, soprattutto è del tutto insufficiente e non in grado di raggiungere l'obbiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Perchè?
1) perchè nel frattempo sono state riviste al ribasso le stime sulla crescita del PIL (da 1,1 a 0,7)
2) perchè nel frattempo la speculazione internazionale ha iniziato a colpire duro: Lo spread tra il nostro Btp decennale e l'analogo Bund tedesco è ormai stabile intorno ai 4 punti
3) l'aumento dei tassi conseguente comporta sensibili maggiori oneri( con un debito a fine Luglio di 1911 mld ogni punto in più comporta un maggiore onere a regime di 19 miliardi)
4) il debito pubblico continua a crescere a dismisura senza alcuna apparente motivazione( a fine 2010 era di 1.843 mld, a fine luglio 2011 era di 1.911 mld)
5) perchè ben 821 mld di debito sono in mano a soggetti non residenti che ci mettono poco a non rinnovare i loro investimenti
6) perchè il prestigio internazionale del nostro governo e del premier in particolare è sceso a livelli infimi e la credibilità Paese nulla
7) perchè il rating sul nostro debito sovrano è stato ridotto e non per motivazioni politiche.
8) perchè in Germania c'è un forte movimento di opinione per nulla disposto a fare sacrifici per salvare i PIGS, cioè i Paesi del sud dell'Europa meno virtuosi. La Grecia può essere salvata perchè è un paese piccolo con un debito di poco superiore ai 300 mld, ma noi siamo un boccone troppo grosso anche per la Germania e i Paesi forti dell'Unione Europea.
Infine perchè in questo ultimo decennio è avvenuto un fatto epocale: la fabbrica del mondo si è spostata in Asia e, in misura molto minore, nei Paesi dell'est europeo. La conseguenza è che se anche si attuasse, come si deve, una politica redistributiva più equa si rischierebbe di favorire solo un aumento delle importazioni.
Oggi tutti gridano al lupo al lupo (salvo il premier); io spero che si riesca a trovare la via d'uscita ma sono fortemente scettico al riguardo. Il default non è una ipotesi lontana, visti i dati macroeconomici citati.
Del resto un Paese nelle mani del duo Berlusconi/Bossi non può che fare una brutta fine. Don't cry for me, Argentina.
Segnalo infine che il ministro dell'economia Giulio Tremonti risulta disperso

2 commenti:

  1. Gentile Pirani

    condivido le sue osservazioni. Penso sia opportuno anche smascherare la strategia che si cela dietro a questo provvedimento.

    1. Prima si è tentato da parte di B&T di negare il problema. (e i mercati leggasi creditori dell'Italia non ci sono stati)

    2. Allora si è provato a fare una manovra rinviata al futuro 2013 1014 in quanto non esiste la capacità di fare riforme con una compagine politica così fracile ed interessata. E allora i creditori (i mercati) si sono allarmati sul serio.

    3. Visto che questo governo, ma forse anche questo parlamento di cleptocrati non è in grado di fare riforme di crescita si è preparata una manovra fatta tutta di tasse (anche il provvedimento sulle pensioni è di fatto un aumento di imposte) e per farla bere ai creditori si è fatta la campagna mediatica sull'evasione facendo suppore che non sarebbe aumentato il peso fiscale sui muli che già ne portano troppo. Ma anche stavolta i creditore non si sono fatti prendere in giro.

    Il problema dell'Italia è che se non cresce non ripaga i debiti. Questo preoccupa i nostri creditori. Forse se ci mettessimo dal loro punto di vista magari combineremmo qualche cosa di meglio PD incluso.

    HK

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  2. Concordo in linea di massima su tutto compreso il ruolo poco incisivo del pd.
    Ho però l'impressione che sia troppo tardi; sono anche io convinto che se l'Italia non riprende a crescere non è in grado di ripagare i suoi debiti. Ma tornare a crescere richiede tempi lunghi mentre i BTP in scadenza ci sono tutte le settimane.
    Vitale è cacciare prima possibile il Vanna Marchi di Arcore.

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