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lunedì 24 gennaio 2011

IL CARDINALE TARCISIO BERTONE SEGRETARIO DI STATO VATICANO

Ho scritto più volte in passato che considero la Chiesa Cattolica Apostolica e Romana una delle Istituzioni più ciniche della storia di questo pianeta, pronta a tutti i compromessi e a ogni genere di mercato se la finalità è quella di conservare l'egemonia e il potere.
Il cardinal Bertone è un esempio eclatante di quanto ho appena ricordato. In questi giorni, avendo deciso la gerarchia al suo massimo livello di "mollare" il cavalier Benito Berlusconi, il cardinale riempie i media di dichiarazioni ed interviste in cui forte è il richiamo alla moralità, al rispetto delle Istituzioni, delle regole, delle persone. Interventi tutti condivisibilissimi ma che sarebbero stati  molto più apprezzati se fossero stati fatti "prima" e fossero stati scevri dalla finalità unica di tutelare gli interessi dell'Istituzione Chiesa. Io, invece, non dimentico che il segretario di Stato fino a ieri ha appoggiato senza riserve il regime in cambio di pesantissime, per il nostro Paese, concessioni in tema di assunzioni senza concorso e con il beneplacito del Vicario Vescovile degli insegnanti di religione, di norme tendenti a favorire la scuola privata( quasi totalmente in mano a enti ecclesiastici) a scapito di quella pubblica, della abdicazione della autonomia dello Stato così come configurato dalla nostra Costituuzione in campo bioetico, di testamento biologico, di applicazione dell'ICI ecc. ecc. ecc.
Non essendo stati fatti allora, gli interventi, non ho altra scelta che confermare la profonda disistima che ho nei confronti del citato cardinale e dell'Istituzione nel suo complesso. Considero la coerenza la misura di tutte le cose, ho buona memoria e non  mi faccio togliere da nessuno la mia autonomia di giudizio e il mio diritto all'autodeterminazione. E qui ritornano in campo le valutazioni della professoressa  De Monticelli la quale, lo ricordo, ha a suo tempo abbandonato la Chiesa Cattolica proprio per le motivazioni soprariportate.

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