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giovedì 20 gennaio 2011

LA CASTA SUSANNA

Continuo a non voler commentare i fatti dell'attualità ( oggi, per esempio, è uscito un interessantissimo documento della BCE sul nostro debito pubblico che mi tenta ma debbo resistere) e allora continuo a spaziare nel gran mare della storia. La Bibbia è poco conosciuta da noi perchè la gerarchia cattolica ha sempre dato maggior rilievo al Nuovo Testamento, mentre nei paesi riformati si da molto maggior rilievo al Vecchio Testamento per gli stessi opposti motivi.
Del vecchio Testamento ho una particolare predilizione per l'Ecclesiaste o Qoelet, ma non mi dispiace il libro del profeta Daniele. Ove si parla della storia della CASTA SUSANNA, che nel corso dei secoli ha ispirato  i più noti pittori. Cito, a braccio, Lorenzo Lotto, Tintoretto, Guido Reni, Rubens, Rembrandt, Artemisia Gentileschi, il Guercino e. più vicini a noi, Hayez, Botero
Ce la ricordiamo la storia della casta Susanna? No, non ce la ricordiamo. E allora andiamo su Google e troviamo le informazioni che ci servono.
Susanna, innanzitutto, significa GIGLIO, fiore attualmente poco coltivato ma in passato comunissimo ed amatissimo (basta pensare ai gigli sullo stemma dei re francesi, Le lys de France)
Dunque andiamo a leggere il libro di Daniele. A Babilonia viveva un uomo chiamato Joakim ( a Babilonia quindi in un paese per noi esotico) il quale aveva sposato Susanna, donna assai avvenente e timorata del Signore . Puntualizziamo che Joachim era ebreo e viveva a Babilonia; era riuscito a farsi, in terra straniera, una buona posizione tanto che aveva una bella casa con giardino, casa frequentata da molti ebrei che abitavano a Babilonia (chissà se erano considerati comunitari o extracomunitari)
La casa era frequentata anche dai giudici del Popolo che erano un po' come i nostri giudici di pace. In quell'anno, dice la Bibbia, erano stati  eletti due anziani; il numero dei loro anni era grande- cito sempre il libro ispirato da Dio - ma ancor più grande era il numero dei loro vizi. Susanna aveva l'abitudine di fare una passeggiatina in giardino quando erano partiti tutti gli ospiti che affollavano la casa il mattino e tutto era stato sempre tranquillo, fino alla nomina dei due i quali, vedendo spesso la bella Susanna passeggiare in giardino, "furono presi da insana passione". Un giorno si nascosero in un cespuglio, aspettarono che Susanna restasse sola, chiusero le porte del giardino e sbucarono fuori: " Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci vede, daccela (non dissero proprio così ma il senso era quello); se rifiuti ti accuseremo di adulterio. Diremo che abbiamo visto  un giovane e per questo hai mandato via le ancelle" Un ricatto, un ricatto bello e buono ma capita con gli anziani, anzi con i vecchi quando sono presi da insana passione. Susanna capisce di essere in trappola e..........vedo di essere senza scampo, però preferisco cadere nelle vostre mani, innocente, piuttosto che peccare davanti a Dio.
Si mette a strillare, i due vecchi strillano, corrono a riaprire le porte del giardino, scoppia un casino, accorrono i servitori, ma come la Susanna fa queste cose. Intanto si avvicina Daniele, un giovane frequentatore della famiglia il quale, entrato nel giardino poco prima che venissero chiuse le porte, aveva assistito alla scena. E i due accusano proprio lui, il povero Daniele e la povera Susanna di adulterio. Già il giorno dopo il giudizio( processo con rito immediato): i due accusano Susanna , il popolo presta loro fede ( passaggio interessante) e Susanna viene condannata a morte, per lapidazione, allora come ora. Mentre Susanna si avvia al luogo dove essere lapidata entra in scena Daniele che, ispirato da Dio ( su questo ho qualche dubbio) si rivolge agli astanti dicendo :Siete stolti; non capite che essi hanno deposto il falso contro di lei? (passaggio interessante) l'avete condannata senza giusto processo , ma io ho visto e conosco la verità: elle è innocente.   Tosto il Daniele, del resto non si è profeti per niente.
E fa riaprire il processo e  interroga separatamente i due.
Chiede perentoriamente al primo: sotto quale albero l'hai vista peccare? Sotto un'acacia. La menzogna ricadrà sulla tua testa. L'Angelo del signore ti spaccherà in due.
Stessa cosa con il secondo: dove.........sotto un pruno.......la menzogna............l'angelo...............
I due vecchi, smascherati, confessano di aver giurato il falso e sono loro ad essere lapidati quel giorno. Sia lode a Dio.
MORALE
a) attenzione ai vecchi, specie se hanno ruoli istituzionali come i due dell'episodio, perchè quando sono presi da insana passione sono disposti a tutto.
b) le caste Susanne facciano attenzione a chi frequentano; raramente si trova un Daniele a difenderle e anche Dio non è che può interessarsi a queste cose. Se poi sono zoccole non stiano lì a menarla giù dura, come si dice a Milano
c) i vecchi libidinosi alla fine vengono sempre lapidati ma quanto ci vuole
d) il popolo faccia un po' più di attenzione a chi dar retta
e) il bene spesso trionfa ma qualche volta arriva tardi ed è meglio non correre rischi.
Perchè mi è venuta in mente la Casta Susanna, oggi? E chi lo sa
L'onorevole Di Pietro, contattato telefonicamente, dice che ci azzecca.

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