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domenica 30 gennaio 2011

IL MIO MANCATO INCONTRO CON ILDA BOCCASSINI

La dottoressa Ilda Boccassini, che non conosco, non mi è particolarmente simpatica. L'immagine che ho di lei è quella di una donna ruvida, con un brutto carattere, brusca nell'approccio, anche se il lontano episodio di, come dire, esuberante affettività recentemente richiamato alla memoria collettiva dalla stampa amica della dottoressa me la rende più simpatica, più umana.
Del resto non si vede perchè Lui, che tecnicamente non può, sì, e Lei, che tecnicamente può sempre - basta chiedere al Professor Flamigni - no.  Dove si è perso il principio di uguaglianza solennemente affermato dall'articolo 3 della nostra Costituzione, che è e deve rimanere il faro che illumina la nostra democrazia?
Non la conosco, dicevo, ma in una occasione ho evitato, del tutto casualmente, l'incontro. Mi spiego.
A questo punto, non so perchè, mi viene in mente l'incipit di una bellissima canzone di  De Andrè cantata magistralmente da Vasco Rossi: Amico Fragile
VASCO:  1975, stavo ancora con la Puni,  la mia prima moglie ed una sera che eravamo a Portobello di Gallura fummo invitati in una di quelle case per ricchi.............
PIRANI: .............Novembre 1995, ero stato appena nominato direttore della Filiale di Milano Centro della Banca di Roma........
Ero stato nominato da pochissimi giorni, nel novembre 1995, quanto tempo fà, a pensarci, direttore della Filiale di Milano Centro della Banca di Roma, una cinquantina di persone in organico. Fui chiamato, un giorno infrasettimanale, in Direzione Centrale mi par di ricordare, mi ricordo,  perchè l'Istituto aveva stipuato una importante convenzione con l'ANAS per cui i direttori delle principali filiali dovevano essere edotti sulle caratteristiche della convenzione e sulle modalità operative.
Ero a Roma intento alle mie cose quando la Boccassini seguita da uno stuolo di finanzieri,  carabinieri e forze dell'ordine, entra in Filiale e chiede perentoriamente: Voglio conferire con il direttore.
Il direttore è a Roma, le rispondono. "Che culo, penso io, quando me lo riferiscono" "Che peccato, penso oggi a distanza di tanti anni., sarebbe stata una esperienza comunque interessante"
Lo scopo dell visita era, mi pare di ricordare, mi ricordo, la ricerca e l'eventuale sequestro della copia di una fidejussione di notevole importo emessa dal Banco di Roma prima della fusione Banco S.Spirito - Banco di Roma fusione intervenuta il 1 Agosto 1992, per conto e nell'interesse di una società del Gruppo, quale Gruppo, sempre quello.
Non avendomi trovato la dottoressa chiede di essere  ricevuta dal mio diretto superiore, il Direttore Regionale Lombardia. E mentre interloquisce con lui nell'ufficio di quest'ultimo i suoi uomini vanno alla ricerca del documento che, vien da ridere, non si trovava. Bisogna dire che era stata fatta una fusione tra due grossi Istituti da non molto (veramente più di tre anni, in Cina nello stesso tempo avrebber costruito tre muraglie, sei nuove città, mille e duecento alberghi e ottocento grosse fabbriche) per cui molte cose non erano a posto. Finalmente dopo un notevole lasso di tempo e con la dottoressa che si innervosiva sempre di più il documento viene trovato, la dottoressa lo sequestra e se ne va.
Dicevo prima che con il senno di poi sarebbe stata una esperienza interessante se la Boccassini mi avesse trovato anche perchè io non non avevo proprio niente da temere. La fidejussione era stata infatti emessa dal Banco Di Roma prima della fusione ed io lavoravo in Banco di Santo Spirito, i rapporti con il Gruppo erano gestiti dalla Filiale Grande Clienti ed io ero direttore di una filiale ordinaria, infine i rapporti erano operativamente appoggiati su un'altra filiale e non sulla mia. E poi perchè io non ho niente da temere e niente temo, mai. Ma tutto questo la Boccassini non poteva saperlo
Che fine abbia fatto l'indagine non lo so. So invece, anche alla luce degli accadimenti di questi giorni, mi dispiace che quel giorno fossi a Roma.
Del resto la dottoressa mi sembra una persona molto più normale di quanto non la si voglia far apparire. E' un pubblico ministero che ha l'obbligo di legge, quando viene a conoscenza di una notizia ri reato, di procedere, tutto qui.
Non è nemmeno necessario ricordare che nel nostro Paese l'azione penale è obbligatoria ed è meglio che resti così anche perchè altrimenti potrebbero emergere tentazioni  da parte di chi magari non ha letto Montesquieu ad andar contro i principi del nostro ordinamento. Sempre questo famigerato articolo tre sul quale moltissimi italiani, di base e di vertice, hanno le idee piuttosto confuse.
Oggi è domenica, che bello svegliarsi con la coscienza a posto, come diceva sempre la  mia mamma,
La giornata si preannucia variegata e interessante. Stamattina viene a trovarci un cugino di mia moglie che fa il giornalista economico a Milano e con il quale mi sfogherò a parlare di economia, insieme a lui si va a pranzare in una trattoria, trattoria non ristorante, subito dopo il ponte di Oleggio sul Ticino dove si mangia bene, nel pomeriggio concerto dell'Associazione Musicale Ponchielli, serata con altri amici. Per il fine serata, vedremo.

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