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sabato 10 dicembre 2011

LA MANOVRA DEL NUOVO GOVERNO A GUIDA MARIO MONTI

I media ci hanno inondato di informazioni e di giudizi sul decreto legge presentato dal governo ed in attesa di conversione. Ho ascoltato giudizi a mio avviso completamente erronei che si sostanziano in una frase:" una manovra così la poteva fare anche Berlusconi"
Non ci siamo capiti cari signori; il discredito che aveva accumulato davanti alla platea internazionale il presidente del consiglio uscito era tale che se fosse durato un solo mese in più saremmo andati in default. Perchè bisogna aver chiaro in testa ma proprio chiaro che nel primo quadrimestre del 2012 vengono a scadenza 200 miliardi di titoli del nostro debito sovrano, in gran parte BTP. Titoli che non sarebbero stati rinnovati data la percezione che i mercati avevano di una Italia in mano ad uno squilibrato di nessuna affidabilità e che non più tardi di ieri ha nuovamente dichiarato che il popolo italiano è un popolo di benestanti. Lo chieda ai 600 che Whirpool espelle dal processo produttivo qui in provincia di Varese o a chi lavorava alla Fiat di Termini Imerese.
Ci voleva un segnale forte di discontinuità. Il Prof. Monti è una persona seria, competente, conosciuta ed apprezzata dalla comunità internazionale per la sua storia di economista, per il lavoro fatto come commissario europeo, perchè è credibile. Infatti, non appena nominato è stato accolto con un sospiro di sollievo dai principali leaders mondiali, in primis Obama, Sarko e la Merkel. Aveva un compito immediato, Monti: fare una manovra che "facesse cassa" subito e l'ha fatta. Con delle sbavature e degli errori che si possono correggere in fase di conversione ma che è stata subito accolta con favore tanto che il famigerato "spread" è calato di due punti ed anche oggi che è leggermente risalito è ben lontano dai picchi toccati ai tempi dell'"ultimo Berlusconi". E ricordo che ogni punto guadagnato equivale, a regime, a 19 miliardi di euro. Il solo fatto di aver cambiato "guida"ci ha fatto già risparmiare parecchi miliardi ed ha bloccato il rischio di default. La manovra ha parecchi punti di mancanza di equità e pecca di parecchie ingenuità ma il suo scopo l'ha raggiunto. E non dimentichiamo che si stanno prendendo misure che entreranno in vigore ad anno nuovo che vanno nella direzione della lotta all'evasione e dell'equità. Lasciamolo lavorare il prof. Monti perchè, credetemi, "après lui, le deluge".
Mi riprometto di esprimere il mio giudizio sui vari aspetti del provvedimento in vari post ognuno dei quali dedicato ad un aspetto specifico.
In questa sede mi premeva ricordare, sottolineare, ricordare nuovamente e sottolineare nuovamente quale pericolo abbiamo corso e che stiamo ancora correndo se le forze politiche smettono di esercitare "ragionevolezza".
Perchè default significa innanzitutto una cosa: che vengono meno le risorse per pagare stipendi e pensioni. Chiaro il concetto? O è più consolatorio esprimere consenso agli editoriali di Sallusti?

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