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sabato 10 dicembre 2011

ROBERTO VECCHIONI E LE SUE CANZONI

Stasera alla trasmissione di Fabio Fazio era ospite Roberto Vecchioni. Debbo dire che non ho una particolare predilizione per Vecchioni, di poco più anziano di me e "milanese" dentro come pochi. Lo trovo spigoloso di carattere, talvolta supponente, ruvido sopra le righe e poi non ho memorizzato la quasi totalità delle sue canzoni. La parola canzoni è riduttiva; come vogliamo chiamarle? Emozioni? Vita vissuta con consapevolezza dei suoi limiti e dei suoi orizzonti? Poesie? Il titolo del brano inedito inserito nel suo ultimo CD "I colori del buio" è già esso stesso poesia. Non è un ossimoro, è poesia.
Dicevo che non ho particolare feeling con il professore (di liceo, al Beccaria, in zona Fiera a Milano) ma una canzone sopra le altre è entrata nelle mie fibre. La sto ascoltando ora, con le cuffie, mentre scrivo.
"Luci a San Siro"
C'è tutto quello che c'è nella vita di un uomo che non la fa passare invano: ricordo, nostalgia, il senso del tempo che passa e che non ritorna, il sapore degli amori perduti, i compromessi della vita da adulti, le radici conficcate nella città o nel paese dove si sono trascorsi i nostri primi anni, la sostanziale solitudine in cui ciascuno di noi fa il viaggio, il momento del dispiegamento operoso  delle proprie potenzialità e del proprio essere, il momento del ripiegamento, i bilanci che si cominciano a fare ad una certa età quando il tempo comincia a mancare e a cadere non sono stati solamente gli aquiloni.
C'è tutto questo, a mio avviso, in "Luci a San Siro". E pensare che per moltissimi San Siro è solo uno stadio. Grazie Roberto; risentiamola, ne vale la pena. .......Hanno ragione, hanno ragione, mi han detto..è vecchio tutto quello che lei fa................
Ostra, Senigallia, Bologna, Milano, Busto Arsizio, Genova, la Sicilia, Busto Arsizio ancora e sempre. Lungo è il percorso, dear Mister Pairani, ti vedo un po' stanco.

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