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lunedì 26 dicembre 2011

PESSIMISMO, PESSIMISMO, PESSIMISMO

Mi accingevo a commentare la fase uno delle misure prese dal governo Monti, quando ho ascoltato, allibito, le dichiarazioni che il premier uscito ha fatto in una conversazione telefonica con la comunità incontro di Don Gelmini (Don Verzé, Don Gelmini, ma li conosce tutti lui, eppure ci sono tanti sacerdoti che testimoniano in maniera diversa il Vangelo). Sta tornando in campo, non demorde, il cavaliere e ci porterà dritti dritti al default.
Mi spiego: meno di due mesi fa con l'Italia sull'orlo dell'abisso, pressioni congiunte delle cancellerie dei principali paesi occidentali, del Presidente della Repubblica, delle gerarchie ecclesiastiche, delle forze politiche più responsabili, erano riuscite a convincere SB a fare un passo indietro e a consentire la formazione di un governo di "salvezza nazionale". Il governo Monti ha raggiunto molteplici obbiettivi:
a) la stima di cui gode a livello internazionale l'attuale premier aveva costituito un forte segnale di discontinuità. Francia, Germania, Usa hanno immediatamente cambiato atteggiamento nei confronti del nosto Paese.
b) la "manovra" licenziata la settimana scorsa, pur portata avanti  tra alcune ingenuità e errori, costituisce comunque l'adempimento degli obblighi assunti nei confronti dell'Unione Europea.
c) la manovra, è vero, è incentrata su aumenti delle imposte (accise sui carburanti, imposte sulla casa, addizionali regionali le principali voci ) ma c'era la necessità di far cassa  rapidamente ed era il solo modo di farlo.
d) il premier Monti si sta accingendo a dare operatività alla seconda fase nella quale ci sono già alcune misure per combattere l'evasione (tracciabilità, comunicazione alla Agenzia delle entrate dei movimenti di tutti i conti correnti le più importanti) e per ridurre corruzione e sprechi.
e) la BCE si è mossa tempestivamente e bene erogando alle banche italiane 116 miliardi di finanziamenti a tre anni al tasso dell'1% che serviranno a far riprendere l'erogazione di credito alle imprese e come cordone di salvataggio per le nostre prossime imminenti cospicue emissioni di BTP e BOT nel caso, prevedibile, che si stenti a collocarli agli investitori presenti sul mercato.
E cosa ha fatto il cavaliere nell frattempo?
1) ha fatto passare il messaggio attraverso "IL GIORNALE" ,"LIBERO""IL FOGLIO" che il governo Monti stava mettendo le mani nelle tasche degli Italiani, cosa che lui non aveva mai fatto (falso e l'ho documentato in tanti miei articoli)
2) ha logorato il PD e la sinistra in genere che hanno trovato molte giustificate difficoltà a spiegare alle loro basi il senso della manovra messa in atto da Monti (che in campo previdenziale ha fatto errori di sostanza e di comunicazione gravi). Rilevo che, come al solito, la comunicazione "a sinistra" balbetta
3) ha creato malcontento nelle file del PDL facendo passare il messaggio che privilegi e nicchie di sottopotere correvano rischio di essere perduti per sempre.
4) è pronto a recuperare il rappporto con la Lega. E Bossi è prontissimo a fare altrettanto. Intanto mettendosi all'opposizione ha recuperato, Bossi, il rapporto con lla base leghista che è stata convinta che solo il senatur difende artigiani, piccoli imprenditori, i pensionati
E, infine, con le dichiarazioni di oggi in pratica "stacca la spina" a Monti con il pieno consenso degli Italiani, la maggior parte dei quali non ha la minima idea di quale sia la reale situazione del Paese e da domani approverà le prese di posizione del arcorauta che è sempre convincente quando spande falsità.
Anche Geronzi, con l'intervista a Cazzullo della settimana scorsa, è pronto a scendere di nuovo in campo. E intanto Mills ha dichiarato che "era tutto uno scherzo". Infine il cavaliere conosce benissimo l'arte di "comperare" deputati, senatori, managers e quant'altri e di convincere i meno avveduti che sono la quasi totalità del Paese.
Questo post è l'ultimo del 2011 che dedico a problemi economici e sarà l'ultimo articolo del libro in cui raccoglierò  quanto ho scritto nel corrente anno su argomenti economici e sulla crisi che, come avevo previsto all'inizio del corrente anno, è sempre più virulenta e si concluderà con il "default" del Paese che ritornerà ai livelli anteguerra. E di questo gli Italiani debbono dar colpa solamente a loro stessi. E' la democrazia: bisogna saperla usare.
In sintesi io in tutto questo ci vedo le basi di un suicidio di massa del popolo italiano che, a questo punto, merita di fare la fine che a mio avviso è destinato a fare.

2 commenti:

  1. sul tuo post di "auguri",come nei precedenti,avevo rilevato la "lingua biforcuta"che il partito del caimano usa.Mala tempora currunt!!E' la tattica del logoramento;approvare in pubblico le riforme e minacciare la crisi al tavolo delle trattative per salvaguardare le corporazioni-Ripeto,nella fase 2 Monti deve giocarsi tutto-o la va o la spacca-chi avrà l'impudenza di affossare il Paese,sarà giudicato dagli elettori.
    Il PD NON può essere coinvolto in altri interventi che salvano i privilegi privati e corporativi,pena la sua fine.C'è bisogno di crescita,di investimenti in ricerca e sviluppo con interventi privati e pubblici;scuola e università;cultUra e patrimonio artistico ed ambientale,infrastrutture ed agevolazioni per chi investe e crea lavoro.PERCHè SOLO IL LAVORO CREA REDDITO E CONSUMI!!- fARE RESTARE IN pATRIA I GIOVANI-Abbattere le raccomandazioni,il familismo,fare emergere il merito;e la corruzzione privata e pubblica deve essere punita con pene severe-licenziamento,perdita della pensione,carcere,confisca dei beni!
    Finchè lo spread è alto,Monti non cadrà-E' la sua arma vincente-Deve arrivare a primavera-Poi elezioni ammin. e referendum- Tutto questo deve essere "comunicato" agli elettori cittadini;NON deve essere solo il caimano a comunicare le sue "balle"!

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  2. Quello che tu dici mi trova perfettamente d'accordo tanto è vero che lo sto dicendo e scrivendo da tempo. Le misura da prendere, SUBITO, sono tre:
    a) lotta senza quartiere all'evasione
    b) lotta senza quartiere alla corruzione e agli sprechi
    c) misure che rilancino l'apparato industriale: ben vengano investimenti in infrastrutture utilizzando fondi che ci sono già, sì alla TAV in val di Susa che consente di far passare il corridoio 5 da noi enon a nord delle alpi, si all'alleggerimento degli oneri sul costo del lavoro (nessuno ricorda più che Prodi nel 2006 aveva ridotto il cuneo fiscale di 5 punti) sì ad un rilancio immediato del turismo, sì alla tutela delle poche aziende di grandi dimensioni rimaste perchè solo la grande impresa può fare ricerca e realizzare economie di scala.
    Poi bisogna riprendere in mano la formazione dei giovani (la scuola oggi è troppo blanda e assicura un livello di conoscenze modesto), la formazione e la selezione delle classi dirigenti (il trota, la Brambilla, Scilipoti ecc.ecc. ecc. al mare), gli investimenti in ricerca ma non dimentichiamo che gli effetti di queste politiche si vedono nel corso dei decenni mentre noi di risultati concreti abbiamo bisogno subito.

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