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lunedì 16 aprile 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 29 FEBBRAIO 2012

E' uscito il supplemento mensile al bollettino economico Bankitalia con i dati sul debito pubblico aggiornati a fine Febbraio ( 1.928 miliardi contro i 1.935 di fine Gennaio e i 1.897 di fine 2011). Il debito si è abbassato in Febbraio di quasi sette miliardi rispetto a Gennaio ma questo si verifica tutti gli anni e non è indicativo di una inversione di tendenza.(nel 2011 il calo febbraio su gennaio era stato di  3,7 miliardi)  Prosegue invece senza soluzione di continuità il disimpegno dei non residenti. L'ultimo dato a disposiizione rileva un debito nei confronti di non residenti di 734,3 miliardi (dato al dicembre 2011) contro i 763,2 di Novembre.. Nel corso del 2011  il monte titoli in mano a non residenti è passato dagli 811,2 miliardi fine 2010 ai 734,3 di fine 2011 (77 miliardi in meno ) e questo indica una valutazione chiara del rischio Italia da parte degli operatori internazionali. e la loro volontà di disimpegno. Il governo Monti si è trovato di fronte ad una situazione di imminente default e questo non dobbiamo mai dimenticarlo quando giudichiamo il governo in carica.come non dobbiamo dimenticare che Mario Draghi, come primo atto di rilevanza del suo mandato alla guida della BCE, ha concesso prestiti per cifre elevatissime al tasso dell'1% alle banche  per predisporre un cordone sanitario di salvataggio nel caso in cui i Paesi UE più deboli (Grecia, Spagna, Portogallo, Italia) non avessero trovato sottoscrittori a sufficienza per le nuove emissioni di titoli di Stato in sostituzione delle emissioni in scadenza. E solamente come secondo obbiettivo quello di allargare il credito alle imprese.
Come sempre consiglio di concentrare l'attenzione sulla tavola IV che analizza il debito "per strumenti", la tavola V, che analizza il debito "per settori detentori" e la tavola IX che ne analizza la "duration", cioè la vita media residua. Inoltre è di pronto impatto la tavola a pagina 2 che riporta i dati degli ultimi 4 anni  in relazione al Debito (120,1% a fine 2011) e al fabbisogno rispetto al PIL (4%)
Io dai dati che vengono pubblicati mensilmente ricavo un quadro generale ancora molto fosco. Ci vuole molto senso di responsabilità da parte delle forze politiche, nervi saldi da parte del premier Monti e della Dottoressa Cannata, Responsabile della gestione del debito pubblico, e la presa di coscienza da parte dei cittadini che la "ricreazione" è finita, per fronteggiare una crisi strutturale e non congiunturale che coinvolge tutta l'area euro ma in particolare i Paesi mediterranei.

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