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domenica 3 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 PERCHE' HO ACCETTATO DI CANDIDARMI

Sono stato indeciso se iniziare questo percorso presentando innanzitutto la mia persona, come sarebbe stato più logico, o invece enunciare perchè ho accettato di candidarmi.
Ritengo di iniziare da questo ultimo punto, prima ancora di indicare perchè mi riconosco nei valori del Partito Democratico e perchè sostengo la candidatura a Sindaco di Carlo Stelluti, per le seguenti motivazioni:
a) perchè ritengo il Paese in piena emergenza, morale, istituzionale, economica, finanziaria e, di conseguenza, sono fermamente convinto che tutte le persone che hanno a cuore il futuro d'Italia non possano in questa fase esimersi dal dare il loro contributo, personale e diretto, per arrestare lo sfascio.
b) perchè voglio mandare un segnale ai giovani, che sembrano così disinteressati alla gestione della cosa pubblica, perchè prendano in mano direttamente il loro futuro. Interessarsi alla POLITICA significa innanzitutto "vivere da cittadini e non da sudditi" e "prendere posizione".
c) perchè ritengo che l'Amministrazione della città di Busto, dove vivo e risiedo da 25 anni, debba essere avvicendata. Spiegherò nel prosieguo perchè.
d) perchè DEMOCRAZIA è PARTECIPAZIONE
Punto a:
chi mi conosce e chi segue il mio blog sa che da tempo  denuncio la deriva in atto. Nel mese di Dicembre ho pubblicato un mio lavoro - si intitola Sulla crisi e dintorni e lo si trova sul sito della Feltrinelli e su quello del "Il mio libro" - nel quale ho raccolto gli articoli pubblicati dal Marzo 2009 al Dicembre 2010 ad oggetto la CRISI e altri temi di politica economica. La tesi di fondo del mio pensiero è che la crisi nella quale ci dibattiamo sia crisi strutturale e non congiunturale e che sia crisi innanzitutto morale per cui se non si recupera una dimensione etica nella gestione della cosa pubblica, il Paese non si salva.  Ma la crisi è anche finanziaria (abbiamo il secondo debito pubblico del mondo dopo il Giappone e il rischio di crescenti difficoltà di gestione della enorme massa di indebitamento e di conseguente default è attuale e reale).
 La crisi, inoltre, è anche economica. In questo ultimo quindicennio si è realizzato un fenomeno di portata planetaria: la "fabbrica del mondo" si è spostata in Asia, principalmente in Cina ma anche in Corea, India Indocina per cui la "vecchia" Europa e noi in primis abbiamo perduto irreversibilmente competitività nella produzione di beni. La "fabbrica" sarà sempre meno presente nellla nostra economia per cui occorre urgentemente trovare settori alternativi nel quale il Paese concentri le sue potenzialità. Infine la crisi è anche istituzionale: è inverecondo lo spettacolo, sotto gli occhi di tutti , di come è governato il Paese ed è evidente il rischio di tenuta delle Istituzioni democratiche, come lo stesso Presidente Napolitano ha denunciato con forza anche nelle ultime ore.
punto b: il segnale per i giovani. Io ho 63 anni; quello che dovevo fare, l'ho fatto. La mia generazione quello che doveva dare l'ha dato e tra non molto avrà esaurito il suo ciclo biologico. Ma si ha la sensazione che non c'è chi sia pronto a raccogliere il testimone, che abbiamo corso per nulla e che il normale trapasso di esperienze, conoscenze, valori da una generazione all'altra , stenti a prodursi. E' mia impressione che ci sia necessità di un supplemento di impegno e di interrogarsi sul perchè non siamo riusciti a far comprendere alle nuove generazioni la necessità di prendere in mano direttamente il loro destino, che interessarsi alla cosa pubblica significa poter conservare il proprio status di cittadini ed evitare di regredire a quello di sudditi
punto c: la città di Busto è amministrata con poca trasparenza, non ha una visione strategica del proprio futuro, le scelte che la riguardano vengono prese sostanzialmente altrove. Eclatante al riguardo la scelta della Lega locale di correre da sola alle prossime amministrative lanciando la candidatura di Tovaglieri in contrapposizione a Farioli; scelta rientrata in un brevissimo lasso di tempo per accordi di carattere generale
tra Bosssi e Berlusconi. Gli esponenti locali della Lega, e l'onorevole Marco Reguzzoni più degli altri, non ci hanno fatto una gran figura e comunque rimane confermato il quadro dei rapporti tra Lega e PDL che ha caratterizzato tutto il quinquennio: un Farioli di fatto ostaggio nelle mani della Lega e una situazione da "separati in casa" che è responabile non secondaria del sostanziale immobilismo dell'amministrazione.
punto d)  Democrazia è partecipazione. Non si può abdicare al diritto/dovere di esercitare le proprie prerogative di cittadini. Ho talmente chiaro il concetto che quando ho dovuto scegliere un "titolo" per il mio blog, lo ho chiamato "blog di un cittadino dell'Unione Europea.........................."
Nelle prossime settimane cercherò di approfondire i principi sopra enunciati perchè sono convinto da sempre che le proprie affermazioni vanno sempre documentate e le proprie argomentazioni supportate da riscontri oggettivi; è una questione di rispetto per se stessi, per gli altri e per la verità. Nulla di più contrario al mio modo di sentire lo stile da "piazzisti"e da "imbonitori" che caratterizza sia il governo centrale che quello locale.

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