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venerdì 15 aprile 2011

IN ATTESA DEL BOLLETTINO CON I DATI DEL DEBITO PUBBLICO AL 28 FEBBRAIO 2011

Mentre scrivo non è ancora uscito il supplemento mensile al bollettino statistico Bankitalia con i dati sul debito pubblico aggiornati a fine Febbraio. Ieri, però, la stampa riportava una dichiarazione di Tremonti: "Conti sotto controllo; tuttalpiù sarà necessario un piccolo interevento di manutenzione ma niente lacrime e sangue" Il governatore della Banca d'Italia Draghi: "Nodi irrisolti in Italia, solo con una crescita almeno del 2% si può iniziare a risanare"
Il DEF (Documento di economia e finanza) varato l'altro ieri dal Consiglio dei Ministri riconosce  già che non verranno raggiunti gli obbiettivi che il governo si era dato a Settembre. La crescita sarà - lo dice il governo - dell'1,1% nel 2011contro l' 1,3 previsto in precedenza. Nel 2012 è previsto un 1,3 contro il 2. Il deficit sul PIL rimane confermato al 3,9 quest'anno per scendere al 2,7 nel 2012 e raggiungere il pareggio nel 2014.
Il Fondo Monetario non ci crede tanto è vero che nel suo documento di inizio settimana ha stimato che il deficit italiano scenderà sotto il 3% solamente nel 2016. Intanto la Marcegaglia a inizio settimana aveva dichiarato che il mondo industriale "si sente solo"
Il solito scenario dunque; il governo che ostenta sicurezza, Bankitalia che richiama alla crudezza delle cifre, il Fondo Monetario che, semplicemente, non ci crede.
Cosa dobbiamo aspettarci? Una manovra di aggiustamento nell'ordine dei 6/7 miliardi da fare in Giugno (in Maggio si vota), ulteriori sacrifici per chi le imposte le paga, un ulteriore inarrestabile aumento del debito pubblico. Non va dimenticato infatti che negli ultimi mesi del 2010 il Tesoro ha rallentato i pagamenti per far stare i conti "nelle previsioni" (cfr miei precedenti commenti ai dati di Novembre, Dicembre, Gennaio) e che i tassi hanno ripreso a salire (BCE ha fatto un primo aumento di 25 punti base -centesimi, per capirci- nei giorni scorsi ed altri ne farà nel corso dell'anno). L'euribor a tre mesi ha immediatamente replicato  portandosi al 1,33 (dato di ieri).
Sono curioso di vedere i dati a fine Febbraio ma la linea di tendenza la vedo chiara: quando ci sveglieremo dal bunga bunga ci sarà da rimboccarsi le maniche, e tanto, per le nuove generazioni.

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