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martedì 5 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 PERCHE' MI RICONOSCO NELLE POSIZIONI DEL PARTITO DEMOCRATICO

Dopo aver illustrato perchè ho accettato di candidarmi e aver fornito informazioni sul mio vissuto, ritengo di proseguire motivando il perchè mi riconosco nelle posizioni del Partito Democratico.
Da sempre le linee portanti del mio pensiero sono le seguenti:
-   riconoscimento dell'economia fondata sull'impresa come modello economico di riferimento
- convinzione che lo Stato abbia il diritto/dovere di intervenire sulle dinamiche economiche regolamentando il quadro generale entro il quale l'impresa può muoversi assicurandone la funzione sociale (principio affermato dall'art.41 della Costituzione)
-  difesa assoluta dei princìpi sui quali è fondata la Repubblica:
a) innanzitutto i principi di libertà, uguaglianza, fraternità che ci vengono dal pensiero illuminista ed affermati all'articolo 3 della Costituzione
b) il principio che la sovranità appartiene al popolo che, peraltro, la esercita nei limiti della Costituzone(articolo 1 della Costituzione). La nostra è una Repubblica parlamentare ed è giusto a mio avviso che tale rimanga ad evitare tentazioni populiste ed autoritarie che di tanto in tanto riaffiorano nella storia del nostro Paese. Al riguardo giudico l'attuale legge elettorale per l'elezione di deputati e senatori un obbrobrio giuridico e politico in quanto di fatto impedisce al popolo sovrano di esercitare concretamente il diritto di scelta dei suoi rappresentanti. Molto più equilibrata mi sembra la legge che disciplina le elezioni amministrative (Legge 25/3/93 n.81) che prevede il doppio turno e la possibilità di esprimere preferenze.
c) principio della divisione dei poteri teorizzato dal pensiero illuminista sul quale poggiano tutte le democrazie occidentali. Quindi un sistema di pesi e contrappesi ad evitare le tentazioni di cui sopra con la Corte Costituzionale supremo garante.
c) laicità dello Stato affermata dall'articolo 3 e dall'articolo 7 della Costituzione
d) principi di libertà (di pensiero, di associazione ecc) affermati dall'articolo 18(libertà di associazione) 19 (libertà religiosa) 21 (libertà di pensiero)
d) principio di solidarietà affermato dall'articolo 2 e dal secondo comma del 3
Ne deriva, quindi, che  la prima parte della Costituzione (articoli 1-54)  contiene a mio avviso un patrimonio di princìpi  tuttora validissimo ed attuale che non necessita di alcun cambiamento nè stravolgimento.
In definitiva una visione socialdemocratica che giudico tuttora la migliore per assicurare al nostro Paese una società piu  equilibrata, più giusta che riconosce i meriti e le qualità, ma non abbandona i meno favoriti. Al riguardo considero non negoziabili tre conquiste del dopoguerra: sanità pubblica, scuola pubblica e sistema pensionistico pubblico 
E questo anche nell'interesse dei ceti produttivi. Confindustria dovrebbe riflettere sul fatto che aver lasciato impoverire larghi strati di popolazione, aver instaurato una situazione di precariato strutturale,  mortificando le speranze dei giovani, si traduce di fatto in stagnazione, assenza di sviluppo, regressione complessiva del sistema paese nel contesto internazionale.
La mia visione del mondo mi ha portato naturalmente a vedere nel Partito Democratico il contenitore politico nel quale veder riconosciuti i miei princìpi e i miei valori. Il contenitore politico che, superando antiche divisioni, mette insieme sensibilità cattoliche aperte al sociale, sensibilità socialiste, sensibilità latu sensu laico-progressiste quale ritengo essere la mia, le energie della migliore società civile, per delineare un futuro  in linea con il quadro generale
Prodi è stato sbeffeggiato e deriso perchè veniva visto come un perdente in un mondo di vincenti e perchè non sapeva imbonire come altri. Solo ora ci si comincia ad accorgere che l'azione concreta di uomini di grandissimo livello morale e intellettuale come Ciampi, Padoa-Schioppa, lo stesso Prodi,  ovviamente, stava salvando il Paese creando le condizioni per mantenerlo nel novero dei Paesi di punta.
Il progetto del Partito Democratico, che prosegue l'esperienza dell'Ulivo nata e cresciuta in quel laboratorio politico che è Bologna, che concentra tuttora le migliori energie del Paese, non è fallito ed io ci credo ancora, come ci credono ancora tutte le persone consapevoli che si riconoscono nella visione che ho tratteggiato.
Non mi dilungo oltre anche se ci sarebbero molte cose da approfondire. Dal prossimo post mi dedicherò esclusivamente a problemi locali che non si possono affrontare, a mio avviso, se non inquadrati in una chiara visione di carattere generale.

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