Visualizzazioni totali

giovedì 21 aprile 2011

BUSTO ARSIZIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2011 PERCHE' CONSIDERO IL PDL "UNFIT", INADATTO A GOVERNARE IL PAESE SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE LOCALE

Io non voterei mai il PDL per una serie di ragioni riconducibili in sintesi a due:

A) Perchè è il partito che fa capo a Silvio Berlusconi, persona che ritengo - e non da oggi, chi segue il mio blog lo sa -  pericolosa a se, agli altri, alle libertà democratiche sulle quali poggiano la nostra convivenza e il patto sociale che ci lega come italiani, all'economia del Paese e al prestigio internazionale dell'Italia. Concordo inoltre con il giudizio della signora Veronica Lario, che lo conosce bene, secondo la quale il premier è "malato"
Non mi dilungherò; dico soltanto che l'ultima "mossa", quella odierna, la proposta di cambiare l'articolo 1 della Costituzione, è l'ennesima picconata al Paese, inferta con cinismo e servendosi di uno dei tanti "peones" senza dignità che affollano il Parlamento.
Ribadisco che i primi 54 articoli della Costituzione vanno bene così: sono il frutto della nostra storia, del sacrificio delle generazioni che ci hanno preceduto, sono il patrimonio di princìpi e di valori che abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni come impalcatura sulla quale poggiare e come quadro di riferimento nel quale riconoscersi.
Il fatto che anche la signora Stefania Craxi si sia accorta della deriva del Paese è motivo di conforto, ma una osservazione: non poteva accorgersene prima?

B) perchè il modello di società proposto dal PDL è un modello che non condivido
     In sintesi il PDL propone un modello di società in cui si esalta un individualismo esasperato, l'avere - e non importa con quali mezzi conquistato - piuttosto che l'essere, il denaro come misura di tutte le cose, il "successo", "l'eterna giovinezza", una concezione infantile delle vicende umane. Un modello che non giova nemeno ai ceti produttivi che a prima vista ne sembrerebbero avvantaggiati. Perchè se si lascia impoverire una larga parte della popolazione, se si allarga il divario tra le classi, se si favorisce solo una parte del Paese con condoni, scudi fiscali, una promessa di sostanziale impunità , si crea una situazione quale è quella che stiamo vivendo. Una stagnazione dell'economia che dura da anni e che non mostra segni di inversione di tendenza, un disagio sociale crescente, una regressione della qualità e del tenore di vita di larghissime fasce di popolazione, una recessione per debolezza di domanda aggravata dalla perdita di competitività del sistema Italia per effetto della globalizzazione, una riduzione del perimetro dello stato sociale costruito con fatica negli ultimi decenni, un disprezzo nella sostanza delle fasce più deboli e degli individui in difficoltà mentre il popolo dei SUV ostenta con pacchianeria il suo "avere", una società, in definitiva egoista, becera, cattiva.
Si calcola che oltre il 25% del PIL sia sottratto l fisco; ecco che con una lotta vera all'evasione si troverebbero senza difficoltà le risorse per fornire ai cittadini i servizi ai quali hanno diritto, per tenere sotto controllo veramente il deficit pubblico.
Le recenti dichiarazioni della Marcegaglia sembrano voler riconoscere che anche la Confindustria percepisce il pericolo che corre il Paese. Ma anche qui una domanda: non potevate accorgervene prima?
E poi quello che non si sopporta nel PDL è il continuo coinvolgimento in episodi di corruzione, di malaffare, di utilizzo privato di risorse pubbliche, di collusioni con la malavita organizzata, il cinismo con cui si affrontano i problemi, il messaggio che si lancia al Paese e alle nuove generazioni: che Fabrizio Corona è in, i tanti ingegneri bravi e preparati che si arrabattano per trovare un lavoro out, che Prodi è "uno sfigato" perchè va a sciare con una giacca a vento fuori moda mentre Silvio è figo perchè arriva a Lampedusa e compra subito una villa, che fare la velina sì che è un lavoro mentre far la ragioniera è da poverette.
E quanto alla corruzione non sopporto il luogo comune secondo il quale i politici e i partiti sono tutti uguali , perchè non è vero  A destra i finiani hanno un livello di moralità di gran lunga superiore rispetto al pdl, a sinistra il PD avrà i suoi difetti ma vorrei ricordare che il sindaco di Bologna, Del Bono, si è dimesso per episodi che in ambienti pdl sarebbero considerati "normale prassi"
E non sopporto il silenzio delle gerarchie ecclesiastiche che, in cambio di misure a favore delle scuole private e a fronte di una politica di concessioni alla Chiesa di tutto ciò che chiede (testamento biologico, diritto di famiglia, sperimentazioni sulle staminali,) digeriscono tutto ed in particolare  che si erga a "defensor fidei"una persona come il premier la cui storia individuale è una contraddizione continua dei principi e dei valori  di cui la Chiesa è portatrice.
Mi si può obbiettare: ma le prossime elezioni sono amministrative.
Rispondo: a parte il fatto che lo stesso Berlusconi ha dichiarato apertamente (una volta tanto non ha sparato "balle") che la tornata elettorale ha valenza politica. a parte il fatto che è talmente rilevante il numero di comuni chiamati al voto che la rilevanza politica è ovvia, faccio una osservazione molto semplice. Quando debbo scegliere l'amministratore del mio condominio, la prima cosa che mi chiedo è se è una persona onesta, dopo, solo dopo, se è bravo ad amministrare. E mi chiedo chi frequenta, E io non darei mai fiducia, tanto per fare un esempio, per fare il sindaco della città in cui vivo ad una persona che si riconosca nel premier e nel partito di cui è "padrone"incontrastato. Fosse anche la persona più onesta e più capace del mondo.


Nessun commento:

Posta un commento