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lunedì 21 novembre 2011

26 NOVEMBRE 2011 - TERZA GIORNATA NAZIONALE DELLA MALATTIA DI PARKINSON

Il 26 Novembre è la giornata nazionale della malattia di Parkinson. Scopo della giornata, giunta alla terza edizione, è di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica su questa malattia mediante la diffusione capillare sul territorio della conoscenza allo stato attuale della sintomalogia e della diagnosi, della cura e del decorso evolutivo della malattia.
Chi mi conosce e chi mi legge sa che quattro anni fa mi è stato diagnosticato un "emiparkinson"con riduzione del contenuto dopaminico nel putamen sinistro (la parte sinistra del cervello dove viene prodotta la  dopamina) e discreta riduzione nel caudato omolaterale. Cosa significa? Che la sostanza nigra del mio cervello(è la parte più interna) produce a sinistra dopamina in quantità insufficente, con riflessi sulla parte destra del corpo, mentre a destra è nella norma ma ai limiti.
Cosa è la dopamina? E' un neurotrasmettitore che serve a trasmetttere gli impulsi nervosi in tutto il corpo e la cui carenza produce difficoltà nella deambulazione, nella fonazione, provoca tremore( non nel mio caso, almeno per ora), rigidità muscolari (che invece mi affliggono non poco), lentezza nei movimenti, rigidità, micrografia.
Premetto subito che ho faticato non poco ad accettare la diagnosi anche perchè i primi sintomi si sono manifestati in concomitanza con una caduta da fermo sugli sci nel Marzo 2004 che mi aveva procurato una tendinopatia alla cuffia dei rotatori e una caduta in barca nel Luglio 2005 nell'atollo più bello del mondo, quello di Rangiroa, dove avevo ritenuto opportuno, risalendo dal bagno in mare sul catamarano, scivolare sul tallone destro ed attraversare con la schiena un bel tratto di barca ed "atterrare" sullo spigolo del pozzetto. Esperienza che consiglio a tutti con l'avvertenza che la vetroresina con la quale sono fatte le moderne imbarcazioni è piuttosto dura ( fidatevi di me, non c'è bsogno che proviate di persona). Conseguenze, accertate al ritorno in Italia, cnque costole rotte a sinistra, per fortuna "di piatto", e un versamento nel polmone sinistro di 2,2 litri. Mi si dice che ho rischiato di grosso; io là nel Pacifico mi ero rimesso in piedi con un po' di Aulin e con delle iniezioni prescritte da un medico locale per cui avevo continuato a fare bagni, immersioni e quant'altro (la caduta 19 Luglio, rientro in Italia 2 Agosto)
Per molto tempo ho imputato alle due cadute tutti i miei problemi; in effetti la tendinopatia,la frattura delle costole, l'artrosi, sia cervicale che dorsale, la scoliosi (oltre i sessanta anni ce le abbiamo tutti) ci sono tutte, mi hanno visto una trentina di specialisti ed ho fatto una cinquantina di esami ma c'è anche il Parkinson che io chiamo affettuosamente "Il mio Gino"
Un quadro allegrissimo, specie nelle giornate ventose ed in quelle umide, per uno che da ragazzo faceva tornei di tennis, che  da adulto faceva 40 giorni di sci l'anno, che ha sempre nuotato in mare, che sul lavoro, negli anni milanesi soprattutto, andava come un treno e che fino  agli eventi sopradescritti non aveva mai visto un medico.
Questo è quanto; la diagnosi  è stata fatta dal Centro Parkinson di Milano - Via Bignami 1 diretto dal Professor Pezzoli, un' autorità a livello internazionale in materia, e presso il quale sono in cura con due visite di controllo l'anno. La terapia è basata sull'asssunzione di levodopa (dopamina) coadiuvata da un  dopaminoagonista. Certo di miracoli non ne fa nemmeno Pezzoli anche perchè ancora non si conoscono con certezza le cause della malattia. Comunque la ricerca va avanti, io stesso ho dato l'assenso ad utilizzare il mio DNA, speriamo bene.
Il centro di Milano è coadiuvato dalla fondazione Grigioni che ha avuto ed ha come testimonial Bruno Lauzi, grande poeta, grande cantante e grande uomo anche lui malato di Parkinson come altri illustri personaggi(Giovanni Paolo II, il cardinal Martini, Franca Valeri, Eugenio Scalfari e tanti altri)
A livello locale segnalo l'AS.PI. di Cassano Magnago (telefono 3395863222)  animata e coordinata da quella grande donna che è Giulia Quaglini.
Come vedete parl della mia malattia con serenità anche se in certi momenti è dura sia per me che perchi mi sta vicino. L'importante è non abbattersi e cercare di reagire: le mie giornate sono piene: questo blog, le lezioni di economia che tengo alla Universiter di Castellanza, la militanza nel Partito Democratico (sono tesoriere e membro della segreteria del circolo di Busto), la famiglia di cui non scrivo  praticamente mai  percchè sono geloso della mia privacy più intima, la mia cagnetta, una Beagle di tre anni che si chiama Clio,  e i tanti amici sono il miglior modo per esorcizzare la malattia. Ma non sono più quello di prima e mai più ci tornerò.              

5 commenti:

  1. Caro Alberto posso solo manifestare la mia solidarietà ed inviare un caro abbraccio a te ed a tutti quelli coinvolti in questa esperienza

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  2. grazie Alberto-E' la bellezza del tuo carattere,della tua libertà intellettuale che ogni gg.,da quando mi onoro di esserti amico e ..maestro,io apprezzo ed ammiro.
    a presto..

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  3. Grazie ad entramb. Il nostro Paese è ricco di "riserve auree", basta soltanto cercarle e valorizzarle.

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  4. Carissimo
    sapevo, perché ho visto di persona, che avevi problemi di salute ma non sapevo di quale gravità. Adesso lo immagino con più precisione e ti stimo ancora di più di prima. Auguri Alberto: lo so che, purtroppo, non tornerai più come a vent'anni; ti auguro di cuore di restare come sei attualmente per tanti altri decenni e, soprattutto, di mantenere il tuo carattere. Ti ammiro!
    Carlo

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