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giovedì 3 novembre 2011

LA LETTERA - LA RICETTA

Devio di nuovo dal proposito di commentare la parte "operativa" della lettera che, a questo punto, è diventata veramente carta straccia.
In queste ore sotto la regia del Presidente della Repubblica, che ha preso in mano la situazione per salvare il Paese e le Istituzioni, si sta cercando affannosamente di trovare una o più soluzioni per evitare che la crisi di fiducia nei confronti del nostro Paese, aggravata dalle vicende greche, ci porti ad un punto di non ritorno. Intanto molti si stanno facendo prendere dal panico vendendo a qualsiasi prezzo quello che hanno in portafoglio. Errore gravissimo che fa il gioco della speculazione.
Chiarisco meglio il mio pensiero. Da tre anni sto dicendo e scrivendo in tutte le salse che saremmo arrivati al punto in cui siamo. Ma l'attuale situazione, pur gravissima, non è da imminente default. L'Italia non è la Grecia, paese piccolo e di nessun rilievo sulla scena internazionale. Noi siamo tra le 10 più importanti economie del pianeta, banche e investitori istituzionali di tutto il mondo sono "pieni" di nostri titoli di stato  l'interscambio commerciale tra il nostro Paese ed il resto del mondo, in particolare la UE, è intensissimo. Un nostro default non conviene a nessuno.
Per cui: nervi saldi niente panico e razionalità razionalità razionalità.
Ma alla situazione va trovata una soluzione e la soluzione è una sola, come soluzione di prima ed ultima istanza: l'uscita di scena definitiva, irreversibile del premier che è la prima causa delle nostre difficoltà, che ha coperto di discredito il Paese con atteggiamenti indegni di un uomo di Stato, che è lo zimbello di tutto il pianeta, che viene evitato come la peste nei consessi internazionali che è stato posto sotto tutela sia a livello interno sia a livello internazionale.
Ma tutto questo perchè? Rispondo:
perchè:
a) Silvio Berlusconi non è quel grande imprenditore che ha fatto credere di essere. SB non è stato imprenditore nemmeno un giorno nella sua vita; è stato ed è una persona molto determinata con un ego ipetrofico che ha avviato e condotto le sue iniziative in un contesto di utilizzo continuo e strutturale di metodi illegali, che ha sempre concepito la corruzione come un semplice costo industriale, che ha utilizzato il metodo della "guerra per bande"sia nella competizione industriale che nella lotta politica.
Quando sarà tutto finito cercherò di illustrare in uno o più post il perchè delle mie affermazioni. Per ora il mio giudizio di sintesi è che il premier è semplicemente un personaggio molto simile ad un malavitoso che è stato portato da un popolo di imbecilli al vertice delle Istituzioni che lui ha occupato "manu militari" e "saccheggiato"
b) il premier ha un concetto del tutto personale della democrazia formale che fa strame di tre secoli di civiltà politica e giuridica. Non parliamo nemmeno di "democrazia sostanziale", concetto a lui completamente estraneo.
b1) il premier, iscritto alla P2, ha crcato di dare pratica attuazione al programma e progetto eversivo di Licio Gelli ed è persona pericolosa a sè agli altri alla democrazia del nostro Paese
c) il premier è un uomo malato ossessionato da manie di grandezza, da manie di persecuzione, da sindrome di congiura, dalla paura di invecchiare e da turbe sessuali
d) il premier è un uomo infantile mai cresciuto e che fa solo pena e tenerezza a chi cresciuto lo è
e) il premier non capisce niente di economia, di contablità dello stato, di primcìpi giuridici sui quali poggiano le moderne democrazie occidentali.
f) il premier non ha senso dello stato.
g) il premier è pluriinquisito per reati gravissimi
h) il premier ha un conflitto di interessi che pesa come un macigno sulla nostra democrazia e che solo una sinistra imbelle non ha neutralizzato come doveva.
i) perchè essendo così come è fatto, il premier non ha potuto circondarsi che di  servi, cortigiani, clientes nani e ballerine. corrotti e corruttori
l) il premier non ha alcun senso di giustizia sociale, l'unica idea, ossessiva, che ha in materia di giustizia, è la difesa dei propri interessi sia sotto il profilo civile che penale.
m) il premier ha distrutto l'economia nazionale con una politica economica demenziale che ha favorito una parte minoritaria del Paese lasciando impoverire tutti i restanti ed è il principale responsabile dell'enorme debito pubblico che grava sul Paese e che ne condiziiona ogni politica di sviluppo Il debito pubblico è salito nell'ultimo deccennio, duranne il quale SB ha praticamente sempre governato lui, dai 1.261  miliardi di fine Dicembre 2000  ai 1,899 dell'Agosto 2011.(cfr mio post del 19 agosto 2010 dal titolo "2001 - 2010 Bilancio di un decennio"
n) il premier non ha capito niente della natura della crisi, l'ha negata, nascosta e solo in seguito riconosciuta ma sottovalutata
o) il premier è un bugiardo seriale del tutto inaffidabile
p) il premier è sgradevole fisicamente, intellettualmente, moralmente.
q) il premier è anagraficamente "vecchio" e si accompagna  ad un alleato, tale Umberto Bossi, non in grado per limiti fisici, culturali, intellettuali di occupare i ruoli istituzionali come occupa
Per tutte queste ed altre ragioni il premier deve essere costretto ad andarsene. Nelle settimane scorse ho lanciato due "appelli"ai responsabili veri - se ci sono - presenti in Parlamento e fuori del Parlameto. Lancio il terzo sperando che debba essere l'ultimo.
La giornata odierna si preannuncia calda e da fibrillazioni intense. Ci aggiorniamo.

3 commenti:

  1. Anziché "forza Italia che ce la fai" che per qualche assonanza non mi piace direi"svegliati e risorgi Italia". Come al solito condivido in toto.
    Roberto

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  2. Caro Roberto, l'ho messa di proposito per dimostrare che basta una virgola (Forza Italia - Forza, Italia) per cambiare il mondo. Un saluto attraverso te a tutti gli amici e le amiche genovesi; cercate di far piovere di meno
    Alberto.

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  3. alle ore 11,30 già Radiocor preannunciava che L'Italia era stata messa sotto tutela dalFMI ogni 3 mesi!!Grazie Silvio e Giulio detto della finanza creativa!!!
    barroso ci addolcisce l'umiliazione dicendo che l'Italia "ha chiesto di...".
    O governo tecnico (di cui dubito per l'indecenza del materiale umano in parlamento) o elezioni sibito ,caro Pres Napolitano!! si affretti,senza indugi!!

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