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giovedì 24 novembre 2011

I MIEI VINI

Considerato che in queste settimane i post hanno riguardato le esequie del presidente del Consiglio uscito, il nuovo Presidente del Consiglio, gli spreads tra il bund a 10 anni e il nostro analogo BTP, la crisi, il rischio di default e quant'altro, oggi l'argomento sarà più leggero: parleremo di vini.
Sostengo senza timore di essere smentito che qualsiasi piatto, anche il più squisito, non è completo se non accompagnato da un buon vino. Premesso che non bevo mai fuori pasto e che bevo comunque senza eccessi, ho alcune regole auree che cerco di mettere in pratica:
1) come tutti i beni voluttuari, o è buono o meglio farne a meno
2) ogni portata dovrebbe essere accompagnata dal vino adatto
3) in linea di principio meglio rosso che bianco, meglio fermo che mosso
4) i rossi serviti a temperatura ambiente dopo averli messi in caraffa qualche tempo prima
5) i bianchi serviti a temperature ben più basse, basse in relazione al vino
6) c'è molta differenza nell'ambito dello stesso vino tra produttore e produttore, ci sono delle barbere eccellenti ed altre assolutamente imbevibili.
E veniamo alle mie preferenze: citerò  dieci rossi e  dieci bianchi senza fare classifiche e partendo dal nord..
VINI ROSSI:
1) BARBARESCO. lo preferisco al barolo perchè più morbido e più profumato; è, a mio avviso, uno dei migliori vini italiani. Da bere solo nei mesi invernali e da accompagare a carni rosse e a cibi invernali.
2) DOLCETTO di Dogliani: meno impegnativo del Barbaresco si accompagna ad una platea di secondi piatti più vasta. Ottimo anche con i primi piatti al sugo
3) SFORZATO della Valtellina: poco conosciuto, si ricava da uve "sforzate"lasciate maturare sulla pianta e scelte una ad una. Va lasciato in caraffa molte ore perchè possa sviluppare tutti i suoi profumi. Le mie preferenze vanno al CANUA dei conti Sertoli Salis di Tirano e al "5 STELLE" dei Negri di Chiuro. Vino assolutamente eccezionale che accompagna benissimo piatti invernali a base di carne.
4) AMARONE DELLA VALPOLICELLA: vino veneto prodotto con vari vitigni (corvina veronese e rondinella, molinara, rossignola ecc). Va lasciato in caraffa per qualche ora; come tutti i vini rossi di corpo si accompagna a piatti forti invernali
5) BRUNELLO DI MONTALCINO: è forse il vino italiano più conosciuto. Prodotto con uve sangiovese è un gran vino. Io preferisco quello dei BANFI  o quello dei BARBI
6) SAGRANTINO DI MONTEFALCO: eccellente vino rosso  meno impegnativo del Brunello si accompagna a carni rosse ed anche a primi piatti con il sugo. Eccellente quello delle cantine Lungarotti
7) LACRIMA DI MORRO D'ALBA: è un eccellente vino della mia regione, le Marche. Io sono nato in un paese vicino a Morro d'Alba, Ostra, che si trova a 7 chilometri da Morro. Eccellente quello  del produttore "Velenosi", ottimo malgrado il nome. Si accompagna sia a secondi piatti impegnativi che a primi piatti con sugo o ragù
8)  TAURASI. vino campano poco conosciuto ma eccellente. Zona di produzione provincia di Avellino. Eccellente quello prodotto dalla casa MASTROBERNARDINO di Atripalda.
9) ETNA ROSSO:  I rossi  dell'Etna sono una recente scoperta. Il terreno lavico sul quale poggiano le viti conferiscono al vino sapori e profumi favolosi. Ottima la casa vinicola "Le Terre nere"
10) RIBECA:vino prodotto con uve Nero d'Avola e Perricone . Ottimo quello prodotto dalla casa vincola "Firriato"di Paceco (Trapani) che produce altri vini eccellenti. Il Nero d?Avola è il vitigno più diffuso in Sicilia dal quale provengono vini eccellenti o autentiche nefandezze
VINI BIANCHI : I vini bianchi sono più difficili dei rossi e più facile una caduta di qualità.
1) GAVI . ottimo vino bianco della zona di Serravalle al confine tra Piemonte e Liguria. Lo inserisco perchè è un vino duttile che si abbina ad una larga fascia di piatti
2) LANGHE BIANCO. è una recente scoperta. Fresco, fruttato,profumatissimo quello della casa "Germano"  di Serralunga d'Alba. Favoloso con i risotti ai frutti di mare.
3) FRANCIACORTA: la Franciacorta produce vini bianchi eccellenti. I migliori tra quelli provati quello della casa "Bellavista" di Erbusco(Brescia). Vini bianchi abbinabili a molti piatti soprattutto a base di carni bianche-
4) SOAVE CLASSICO: la zona di Soave/s. Bonifacio produce un ottimo bianco fresco e fruttato. Ottimo il "Recioto"di Soave come vino da dessert
5) KERNER DELLA VAL D'ISARCO: poco conosciuto lo prendo ad emblema degli eccellenti vini bianchi dell'alto Adigr, freschi, puliti, tutti eccellenti.
6 VERMENTINO DI LUNI: il vermentino è un vino prodotto in Liguria sia sulla riviera di Ponente che su quella di levante che in Sardegna. Io preferisco quello di Luni al confine tra Liguria e Toscana.
7) VERDICCHIO DEI CASTELLI DI IESI; è il vino bianco più conosciuto della mia regione. Iesi dista 22 chilometri dal mio paese natale. Il verdicchio è leggermente aspro e va benissimo con piatti di pesce azzurro, zuppe di pesce. molluschi. Io preferisco quello della casa "Umani Ronchi" o quello dei "Salmagina".
8) FIANO D'AVELLINO. ormai pienamente affermato, è uno dei migliori vini del sud. Parecchi le case vinicole che lo producono su ottimi livelli
9) ETNA BIANCO : i terreni vulcanici intorno all'Etna producono vini bianchi eccellenti
10) RAPITALA' e CORVO DI SALAPARUTA: ho lasciato per ultimi questi due bianchi siciliani che piacevano molto a Pippo Mauceri, il papà di Milena, e anche a me.
Non ho citato perchè non lo ho mai bevuto il miglior vino italiano: IL SASSICAIA.
Per fine pasto consiglio un Rum: il mio preferito è lo ZAPACA 23 anni di invecchiamento




























































































































































































































































































































































































                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

6 commenti:

  1. Caro Alberto
    dobbiamo programmare una serata di degustazioni o, meglio, un giro per cantine.

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  2. Ma si, un argomento piu' leggero ma di ben maggiore spessore !!
    Complimenti per le tue scelte, soprattutto per lo Sforzato ed il Taurasi (come lo conosci quest'ultimo ?)
    Qualche piccola mia annotazione: per il Dolcetto, fatto salvo sempre il mai troppo rimpianto Presidente, preferisco quello di Ovada dove poi il vitigno è autoctono.
    Che mi dici poi di queste cultivar ? :
    Fra i rossi, Gattinara, Rossese, Ripasso (magari di Zenato), Cabernet del Collio, Tignanello, Cesanese del Piglio (un po' abboccato, ottimo con la pizza) e fra i Bianchi, Roero Arneis, Vernaccia di San Gimignano, Frascati (ma solo se lo bevi sfuso nelle trattorie di Frascati).
    Per finire col dessert, conosci il Ramandolo friulano ed ancora meglio l'Albana Superiore passito ?
    Mi gira già la testa.
    Ciao
    Pat

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  3. Mi solletichi al confronto e ti rispondo:
    a) lo SFORZATO: ho sciato venti anni in Valtellina e ne conosco vini e piatti. A parte lo Sforzato, mi piace il Grumello e il Valgella, meno l'Inferno che trovo troppo "duro" e scarsamente profumato.
    b)TAURASI: lo avevo "individuato" sfogliando la guida dell?Espresso. L'ho visto all'Esselunga che ha una ottima cantina e da allora ogni tanto lo prendo
    c)DOLCETTO; sono d'accordo con te. Sono entarmbi ottimi.
    d) ROERO ARNEIS E VERNACCIA.: d'accordo. Sul Frascati ho le mie riderve, forse pregiudizi.
    e)tra i rossi assolutamente si per il TIGNANELLO, il ROSSESEe il CABERNET DEL COLLIO riserce sui Gattinara che da troppo tempo hanno perso "spinta". Non conosco il "Cesanese" che so essere "laziale" e il "RIPASSO". Assolutamente d'accordo sul RAMANDOLO, non conosco l'ALBANA in versione passito
    Oggi a pranzo abbiamo bevuto un "Beaujaulais". I novelli hanno i loro limti ma fanno allegria.

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  4. ...alcuni li conosco altri no...per ora... che ne è della puglia e dei suoi rossi?

    e dei bianchi dei colli piacentini?

    Mariano BR

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  5. Caro "anonimo" MARIANO BR (la procedura per lasciare commenti non è chiara ed anche io, che mi firmo sempre con nome, cognome ed indirizzo all'inizio avevo delle difficoltà. Caro Mariano, dicevo, io non mi sono mai sognato di fare un trattato sui vini. Ho semplicemente citato i dieci bianchi e i 10 rossi cche preferisco. Chiaramente ci sono lacune ed omissioni. Va detto che in genere non stravedo per i vini delle regioni del sud, fatta eccezione per la Sicilia ed una parte della Campania. I vini pugliesi, ad esempio, li trovo "gnucchi" per usare una espressione milanese. E anche sui colli piacentini ho delle riserve (ho bevuto GUTTURNIO in tante occasioni e non mi è rimasto mai particolarmente impresso). Pittosto ci sono delle ottime cose nell'oltrepò pavese)
    Vedo che l'argomento interessa per cui lo riprenderò.

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