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giovedì 17 novembre 2011

IL GIURAMENTO DEL GOVERNO MONTI

La cerimonia del giuramento del governo Monti, trasmessa in diretta TV, marca anche visivamente la distanza abissale che separa il nuovo esecutivo da quello che lo ha preceduto. Serietà, consapevolezza, autorevolezza, sono queste le tre parole che per prime mi vengono alla mente per definire le impressioni che ho avuto.La ricreazione è finita, il paese dei Balocchi esiste solo nella fantasia di Collodi, bisogna ricominciare daccapo. Se un segno di discontinuità era richiesto, più segno di quello che è stato  dato non poteva essere dato.
Le emrgenze sono molte; innazitutto l'attacco speculativo al nostro debito sovrano,subito dopo il lavoro, il lavoro: tanto per citare le prime cose che mi vengono alla mente ricordo che qui in provincia di Varese la multinazionale americana che rilevò a suo tempo la IGNIS ha presentato un piano industriale con 600 esuberi, a Termini Imerese la FIAT chiude il 23, a Piombino si parla di 3.000 posti di lavoro che andrano perduti, Unicredit ha annunciato altri 5,200 esuberi.. Altro che ristoranti pieni e aerei affollatti.
Bisognerà ripensare al modello di sviluppo che abbiamo in mente, alla direzione verso la quale vogliamo andare, in sintesi ci vuole una visione lunga, quella che hanno gli statisti. E Monti ce l'ha, come ce l'ha il Presidente Napolitano che non finiremo mai di ringraziare abbastanza.
Certo è fortemento consolatorio sapere che per il seguito avremo sempre minori occasioni di veder comparire sui nostri teleschermi la Santanchè, Scilipoti, La Russa, Calderoli, Castelli o Lupi, per non parlare della Gelmini o la Brambilla. Per la Carfagna, lo confesso, mi dispiace.
Certo la capacità di raccontare barzellette, blagues come direbbero i francesi, è fortemente diminuita, la goliardia è andata in soffitta, ma se c'è da parlare in inglese questi lo sanno fare.
E soprattutto sembrano persone serie e competenti. Va bene così.

3 commenti:

  1. Chissà se li lasceranno lavorare? Il pronostico non è dei più favorevoli, vista la gente (mi rifiuto di chiamarli onorevoli) con cui avranno a che fare. Le premesse non sono molto incoraggianti: a parte la lega (minuscolo voluto) che dirà di no a tutto, il PDL mi sembra abbia già detto che appoggerà il governo ma non si dovrà parlare di modifica della legge elettorale (il porcellum) e che il governo sarà sottoposto al loro controllo e durerà finché lo decideranno loro (e, purtroppo, potrebbero avere i numeri per farlo cadere); il PD dice che appoggerà il governo ma si dovrà rivedere l'articolo 18 e inoltre Di Pietro ciondola un po' da una parte e un po' dall'altra. La sinistra sinistra... mah! Come vedi, e come vedo io, sarà una partita dura! Che Dio ce la mandi buona!
    Ciao
    Carlo

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  2. Hai ragione Carlo. Monti si salva solo se va dritto come un treno e non ascolta nessuno. Si prendano le forze politiche la responsabilità di staccare la spina.Voglio vedere chi lo fa.

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  3. Credi proprio che non ci sia qualche deficiente che lo possa pensare? Forse sono pessimista, forse non lo farà nessuno nella speranza che Monti riesca a salvarci per poi dire: "Non ha fatto altro che attuare gli accordi che avevamo fatto noi con la UE". Come se bastasse fare gli accordi e poi modificare le promesse e poi tirare in lungo il più possibile senza concludere niente come è stato fatto in tutti questi anni. Eppure vedrai che qualcuno di loro oserà prendersi i meriti o quanto meno cercherà di farlo! Sempre sperando che San Monti riesca a fare il miracolo...

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