Natalia Aspesi ha pubblicato questa settimana, nella sua rubrica "Questioni di cuore" all'interno del "Venerdì" di Repubblica, una bellissima lettera. In questa lettera un signore di grande cultura, di grande sensibilità, e di grande nobiltà d'animo, che si firma semplicemente "Giorgio", si rivolge ad una lettrice che aveva inviato alla Aspesi una lettera disperata per un amore perduto. Giorgio, che a mio avviso è un professore universitario relativamente giovane (intorno ai 50 direi), è malato terminale di cancro ed è ricoverato nel reparto oncologico di un ospedale. Si chiede Giorgio.............ma i dolori sono tutti uguali?............e cerca di far capire alla destinataria della lettera che ci sono dolori e dolori e che dalla vita imparerà che di fronte al dolore di veder sfuggire giorno dopo giorno la vita, anche il dolore per la perdita del su grande amore è poca cosa. E la invita, attraverso le parole di Proust, a non disperare chè a volte, quando tutto sembra perduto e mille porte si sono chiuse, si apre, inaspettata, quella che fa ripartire il flusso della vita. In realtà il Sig. Giorgio l'invito lo rivolge a se stesso. La ragazza ha tutta una vita da vivere, un futuro ancora aperto davanti a sè, mentre Giorgio è al termine del viaggio e lo sa anche se spera che quell'unica porta si apra anche per lui.
La lettera, bellissima, piena di dignità e di lucido razionale ragionare, mi ha fatto riflettere sul senso della vita e sulla presenza del dolore e del male nel mondo; e mi ha fatto rcordare le tematiche che sinteticamente possono ricondursi a una sola parola: TEODICEA. Riprenderemo il discorso; per il momento andate a rintracciare l'ultimo numero del Venerdì: ne vale la pena.
lunedì 28 novembre 2011
NATALIA ASPESI - QUESTIONI DI CUORE
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Ciao, sono arrivata al tuo blog, seguendo una ricerca su Natalia Aspesi che ultimamente trovo interessante.
RispondiEliminaMi sono poi accorta, guardando il tuo profilo che, per quanto ne so, devi essere l'unico ad avere messo tra i film preferiti "Le stagioni del nostro amore", un film per me indimenticabile.
Ti seguirò volentieri.
Grazie e buona giornata!
Lara
Sono contento di avere un' altra lettrice abituale. Sarei altrettanto contento se tu mi dessi qualche elemento in più circa la tua persona. Io sono anche su facebbok
RispondiEliminaFacebbok si scrive Facebook e si pronuncia "feisbuk". Piccoli errori di battitura.
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