La stampa locale ha dato ampio risalto all'ostensione delle reliquie di Bernadette Soubirous avvenuta ieri nella Catedrale di San Giovanni. L'evento - chiamamolo così- era organizzato dalla sezione locale dell'UNITALSI.
La stampa ha quantificato in circa mille le persone che hanno ritenuto di andare in Duomo ieri.
Ora, lungi da me qualsiasi critica; il pensiero illuminista ci ha insegnato il rispetto per tutte le opinioni, per tutte le manifestazioni di pensiero, e ci ha guidato sulla strada della tolleranza. L'articolo 3 della nostra Costituzione riconosce ed afferma in pieno tali princìpi.
Ma mi chiedo; ha senso nell'anno di grazia 2011 proporre tal genere di culto che pensavo fosse rimasto confinato in altre epoche della storia? E mi chiedo: quelle 1.000 persone cosa hanno cercato andando a far la fila per vedere immagino una teca contenente ossa sbriciolate e cenere? E' questo il rapporto con il divino? E mi chiedo; le gerarchie ecclesiastiche ritengono che sia questo il modo migliore per propors ai fedeli? Ed i fedeli pensano davvero che sia questo il miglior modo per vivere la loro fede?
Sono tutte domande che lascio in sospeso,mi farebbe piacere che qualcuno dei miei lettori abituali facesse commenti al riguardo
sabato 19 novembre 2011
LE RELIQUIE DI BERNADETTE SOUBIROUS ESPOSTE IN DUOMO A BUSTO ARSIZO
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"non ti curar di loro,ma guarda e passa..."dice il divin poeta-
RispondiEliminacaro amico,è il Concilio vaticano II che NON è ancora stato compiuto.Si vede che questo "pezzo" di gerarchia bustocca è ferma ai tempi dei santi e dei miracoli!!
Quando la Chiesa finirà,dopo ogni nuovo papa a "nominare" santo il precedente...
Mah! Che ti devo dire? Ci sono migliaia di persone che restano legate a questi riti e non ti parlo di persone centenarie ma anche di giovani. Le credenze sono dure a morire e sarà ancora necessaria qualche generazione (senz'altro più di una) per cambiare la testa. Del resto, non siamo conciati meglio in politica: qualcuno, a una mia specifica domanda, ha risposto: "Io ho votato e voterò sembre S.B. perché ha fatto grande il mio Milan!" E così sia.
RispondiEliminaCarlo
I due commenti che trovate sopra sono commenti di persone "normali", equilibrate, non faziose, non anticlericali, democratiche, rispettose delle opinioni altrui. Infatti la loro posizione è di perplessità esattamennte come la mia. Certo è che, per quanto mi riguarda, che continuo a considerare "macabre" le esposizioni di reliquie ai nostri tempi e poco lungimirante la gerarchia che le avalla.
RispondiEliminaAlberto, io non ti so rispondere Sono 40 anni almeno che non bacio una reliquia. Ma vedi la Chiesa è molto di più e questo ci permette di vedere con indifferenza anche certe manifestazioni. Non ci deve essere indifferenza su altre cose. E per questo ti trascrivo un passo della omelia di questa mattina di un mio amico sacerdote: "Il messaggio di Matteo è fin troppo chiaro: abbiamo ascoltato bene, non abbiamo capito male! Non ci sarà chiesto di fare una esatta professione di fede (“Hai creduto in Dio, nel Figlio, nello Spirito, la Chiesa…”), né se saremo andati a messa, se avremo recitato poche o tante preghiere, fatto pellegrinaggi, praticato devozioni e osservato precetti particolari. E non serviranno nemmeno titoli, ruoli, capitali ammucchiati in banca, proprietà accatastate, successi ottenuti con questa o quell’altra attività, perché ci sarà chiesto solo se avremo mostrato un po’ di umanità e di compassione nei confronti di tutte le persone private di una vita degna di questo nome.Il non-vedere, il tirare dritti per la propria strada, il far finta di niente, il non-fare, insomma l’omissione, sono dunque i peccati più gravi, quelli meritevoli di una condanna inappellabile! La colpa dei “maledetti” non consiste nell’”aver fatto del male ai poveri, nell’averli aggrediti, umiliati, cacciati”, ma semplicemente nel “non aver fatto nulla per loro”, nell’”aver detto: non tocca a me!” (E. Ronchi).
RispondiEliminaCaro Peppino, tu sai che io penso che non ci verrà chiesto niente da nessuno. Ma questo non affievolisce l'impegno morale di "far qualcosa" per chi è in difficoltà e per chi è stato meno fortunato. E non riduce anzi aumenta la sintonia con chi, come te, fa di questo impegno impegno quotidiano (la tautologia è voluta). Da percorsi diversi ci si trova su valori comuni. Tu ed io siamo, a mio avviso, l'esempio più chiaro di quello che dovrebbe essere il PD...ed infatti ci ritroviamo nel PD, con tutte le riserve e tutti i distinguo che sono ovvi in persone come te e come me intellettualmente oneste ed oneste tout court.
RispondiEliminaContinuiamo il cammino comune con-dividendo e sun-patendo. Il pensiero religioso non è esclusiva della Chiesa Cattolica che - come dici giustamente - è molto di più che culto delle reliquie. Che continuo a ritenere, nel 2011, forme residuali di sensibilità religiosa che, sempre a mio avviso, le gerarchie non dovrebbero avallare.
VALE