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venerdì 18 novembre 2011

I PRESIDENTI DEL CONSIGLIO PASSANO I PROFESSORI RESTANO

Il professor Monti, da oggi pienamente in servizio - secondo la sua espressione - come Presidente del Consiglio, sta rivelando inaspettate, almeno per me, doti di autoironia e di ironia, quest'ultima pungente come  un aspide egiziano.
Qualcuno . ha detto il Professore - mi ha chiesto se può continuare a chiamarmi professore. Certamente, ho risposto, ha detto sempre il Professore, sia perchè il mio incarico durerà poco e poi perchè, come diceva il mio illustre predecessore senatore Spadolini, "I presidenti del consiglio passano, i professori restano"
Una stilettata inferta con perfida e fredda ironia.
Purtroppo, aggiungo io, i professori intervengono quando i guasti prodotti dai Presidenti del Consiglio che passano sono tali che anche per i professori il compito è improbo.
Intanto incassiamo la fiducia al governo e prendiamo atto con sollievo e soddisfazione che in pochi giorni l'Italia ha recuperato il  proprio prestigio nei circuiti politici ed economici d tutto il mondo, Monti viene ascoltato con rispetto e cercato dai  leaders dei maggiori Paesi. Anche lo spread comincia a ridursi. La borsa non è più in caduta libera.
Non capisco, iin questo  contesto, la posizione di Vendola. Crede davvero che questo governo sia il governo delle banche e dei poteri forti? L'unico potere forte che ci vedo è la Chiesa e l'azione diplomatica del Cardinal Bagnasco. Intanto Angelino Alfano, nel suo intervento alla Camera, ha letto, o dovuto leggere, un patetico discorso di esaltazione dei meriti (ma quali?) del cavalier Silvio nella sua azione al servizio del Paese(ma quando mai)
Con l'invito a Vendola di riflettere e con l'augurio di buon lavoro al nuovo Presidente del Consiglio, osservo che la terza Repubblica comincia bene. Speriamo che duri.

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