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sabato 5 novembre 2011

JOHN MAYNARD KEYNES E LA "TEORIA GENERALE DELL'OCCUPAZIONE, DELL'INTERESSE E DELLA MONETA

Keynes, a mio avviso il più grande economista del secolo scorso, ammoniva, nella sua opera fondamentale, pubblicata nel 1936, "Teoria Generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta" a non limitarsi ad una mera osservazione della realtà nell'elaborare una teoria economica. Voi arrivate in un Paese che non conoscete - diceva - e vedete ristoranti pieni, aerei affollati, gente vestita bene e apparentemente non denutrita. Anime semplici e portate all'ottimismo come siete, giungete subito alla conclusione che siete capitati nel migliore dei mondi possibili"(Voltaire - CANDIDE ou de l'optimism - 1759). Grave errore metodologico che può essere perdonato alle casalinghe di Voghera o ai celti delle valli bergamasche ma non a chi ha responsabilità politiche di rilievo. Chi ha responsabilità politiche di rilievo deve volare molto più alto perchè solo guardando dall'alto il percorso da seguire se ne individuano le direttrici, le insidie, gli ostacoli da superare. E solo volando alto con vista acuta come le aquile si è leggittimati a "guidare" un gruppo, una comunità, una nazione.
Così pure, oggi, per occupare ruoli di rilievo occorre parlare e comprendere bene l'inglese.
Ieri ho ascoltato la conferenza stampa  che ha visto protagonista Draghi, il cui inglese è assolutamente "fluent". Mi è venuto spontaneo metterla a confronto con analogo intervento di La Russa dei giorni scorsi, Provare (su You Tube) per credere.

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